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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Realtà Popolare Sannio sulle prossime elezioni Regionali e sul referendum. Di seguito il testo:

“Per libera scelta, dopo un lungo consulto con il presidente nazionale Pasquale Buffardi, Realtà Popolare Sannio decide di restare fuori dalla competizione elettorale per le Regionali. Pur appartenendo al centro destra, preferiamo lasciare libera scelta ai nostri elettori dal momento che sembra sia scattata, come ad ogni campagna elettorale, una vera e propria caccia alle streghe. Liste mischiate, gente di destra candidate a sinistra, gente di sinistra candidata a destra, dove ogni partito ha smentito e rinnegato se stesso, mischiando idee ed ideologie, diventa veramente difficile trovare il bandolo della matassa in un tourbillon di nomi e personaggi. D’improvviso tutti conoscono i problemi della Regione e tutti hanno la bacchetta magica per risolverli ma, per una nostra connotazione politica naturale, poco ci aggrada assistere a questi scambi di accuse e di proposte che si ripetono con puntualità. Così,se l’ospedale di Cerreto Sannita è stato chiuso, se il Fortore attende impaziente che migliorino i collegamenti con il capoluogo, se la città langue in una disperata ricerca di una normalità che tarda ad arrivare, Realtà Popolare si augura con tutto il cuore che il vincitore della competizione ,dal 22 settembre, sia veramente in grado di ridare dignità ad una Provincia e ad una Regione che da troppo tempo aspettano risposte. A poco serve ironizzare sullo sceriffo e sul suo lanciafiamme. Servono i fatti, di passerelle ne abbiamo viste fin troppe.

Per quanto riguarda invece il referendum, a gran voce invitiamo a votare NO. Si tratta, a nostro parere, di una riforma incompleta che finisce con l’escludere ancora di più i cittadini dalla “res publica”. Realtà Popolare auspica dunque una riforma più ampia che preveda, in primis, l’elezione diretta del Capo dello Stato, il ritorno alle preferenze, una nuova legge elettorale che garantisca la governabilità e la scelta aperta e diretta dei candidati, non più riservati alle segreterie dei partiti”