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Il Direttore Generale del Ciclo Rifiuti della Regione Campania Antonello Barretta con una sua nota ha invitato Provincia di Benevento ed Ente d’Ambito Rifiuti a raccordarsi nei tempi e nei modi necessari «affinché non si determinino ulteriori ritardi e condizioni di criticità tali da compromettere il corretto svolgimento della gestione del ciclo dei rifiuti nell’Ato Benevento e, di conseguenza, riflessi sull’intero ciclo dei rifiuti regionale».

Il direttore Barretta raccomanda «ogni consentita sollecitudine» in questa attività condivisa anche perché ricorda che la Corte di Giustizia Europea ha condannato la Regione Campania (dunque i contribuenti) ad una multa salatissima pari a 20 milioni di Euro oltre a 120mila Euro al giorno per il ritardo nell’attuazione delle misure necessarie alla normalizzazione del ciclo dei rifiuti così come disposto da una sentenza della Commissione Europa risalente al 2008. Nella nota il direttore richiama pedissequamente il disposto delle norme vigenti in materia di gestione del ciclo rifiuti ed in particolare quelle attinente qualsiasi ipotesi di interruzione del pubblico servizio nel momento in cui attua il trasferimento delle competenze gestionali dalle Province agli Enti d’Ambito, oggetto in questi giorni di una querelle.

Gli impianti e le altre dotazioni di proprietà della Provincia di Benevento, cioè le discariche dismesse e la società provinciale Samte, dice la legge del 2016, sono conferiti in comodato e a titolo gratuito al soggetto affidatario, cioè all’Eda. Dal canto suo, però  approva con proprio provvedimento le forme di gestione degli impianti e dei servizi già espletati dalle società provinciali (la Samte) anche garantendo la continuità occupazionale del personale addetto ed in servizio alla data di entrata in vigore della legge.

Qualora il meccanismo non si attivi per inerzia o grave inadempimento, continua Barretta, la Regione Campania, che in tutta la materia esercita funzioni di vigilanza, ha la facoltà di porre in essere poteri sostitutivi che vengono esercitati dal Presidente della Regione stessa. Dopo una diffida a provvedere entro trenta giorni, in caso di ulteriore inerzia, il Presidente nomina un Commissario ad acta.

Il direttore Barretta, ricordato che le società provinciali dovranno assicurare comunque il servizio nel caso di mancato trasferimento, osserva che «l’Ente d’Ambito ha proceduto all’adozione di atti formali, espletati in un lasso di tempo molto ampio che, allo stato, non risultano aver integrato il completo perfezionamento degli adempimenti.

A tale proposito, Barretta rimarca come «l’accordo di collaborazione è stato sottoscritto in considerazione della sussistenza dell’interesse della Regione Campania, dell’Ente d’Ambito, della Provincia di Benevento e della SAMTE alla realizzazione dell’impiantistica ivi richiamata in considerazione dell’esigenza del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti ivi prodotti e del superamento della sanzione inflitta dall’Unione Europea nonché delle finalità di tutela dell’ambiente e della salute, che costituisce prioritario e strategico obiettivo comune delle Parti, alla luce delle rispettive competenze istituzionali. Con tale Accordo, gli Enti sottoscrittori hanno espresso “la determinazione consensuale e condivisa di procedere, tramite iniziative e procedure tra di essi concordate e coordinate come di seguito stabilito, all’attuazione degli interventi in seguito specificati, di cui riconoscono e condividono l’idoneità a determinare un assetto del ciclo dei rifiuti coerente con gli interessi pubblici dei quali ciascun Ente è portatore. In particolare, al fine di assicurare, nell’ambito del territorio della Provincia di Benevento, il complesso delle attività volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti ivi prodotti, mediante la realizzazione di impianti di trattamento, recupero rifiuti, nonché la messa in esercizio dell’impianto di discarica di Sant’Arcangelo Trimonte” assumendo i conseguenti impegni, compiutamente disciplinati».