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Reino (Bn) – Mercoledì 28 giugno si è svolto il Consiglio Comunale a Reino con diversi punti all’ordine del giorno. Il primo trattava della surroga del Consigliere Antonio Verzino dichiarato decaduto per incompatibilità a seguito del decreto ingiunto nei confronti del Comune.

A sostituirlo è stato il primo dei non eletti della lista Uniti per Reino Luigi Tozzi, ex dipendente comunale ed ex vice sindaco nella scorsa consiliatura. Il consigliere Tozzi nel suo intervento di esordio nel civico consesso, leggendo un documento che non ha depositato, ha dichiarato che l’iniziativa intrapresa dalla maggioranza è stata pretestuosa per rimuovere un avversario scomodo: Verzino Antonio.

Il sindaco Calzone sull’argomento ha rimarcato ancora una volta che dall’analisi dei residui passivi riguardanti l’indennità di funzione al Sindaco, agli Assessori e i gettoni di presenza ai consiglieri, risultano i seguenti importi distinti per anni di formazione:

  • Periodo 2009 e anni precedenti (amministrazione Sindaco Peloso) consistenza residui euro 631,88.
  • Periodo 2010-2014 (amministrazione Sindaco Verzino Antonio) consistenza residui euro 16713,79.
  • Periodo 2015 (amministrazione Sindaco Verzino Antonio dal 01/01 – 31/05; Sindaco Calzone Antonio dal 01/06 – 31/12) consistenza residui euro 14622,72.

In ossequio ai principi di contabilità per gli enti locali gli stanziamenti per la copertura degli oneri di spesa devono necessariamente essere previsti in bilancio.  Per gli anni dal 2011 al 2015 l’amministrazione Verzino, all’epoca in carica, non ha adottato nessun provvedimento in merito ai compensi destinati agli amministratori. Nel rispetto dei principi giuridici contabili, ai fini del pagamento dell’indennità di carica e fine mandato richiesta dal verzino, stante la carenza degli stanziamenti annualmente programmati ed impegnati, sarebbe stato necessario procedere al riconoscimento di debiti fuori bilancio, ai sensi dell’Art. 194 e del D. Lgs 267/2000 e smi. A conclusione, per fatti, atti assunti e comportamenti adottati- continua Calzone- si rileva che nella determinazione degli stanziamenti finalizzati a copertura delle erogazioni dei compensi, così come riportati nel bilancio, gli amministratori in carica si ritenevano soddisfatti. Dalla documentazione agli atti dell’Ente risulta chiara la volontà che il Signor Verzino Antonio accettava e riteneva congrue le somme stanziate in bilancio in quanto nelle qualità di Sindaco Presidente della Giunta, così come per legge, redigeva i documenti di programmazione, verificava gli stanziamenti e approvava i documenti contabili cioè il Bilancio di previsione e il Rendiconto di gestione. Inoltre le somme richieste erano comprensive di quelle già pagate per effetto di un pignoramento presso terzi a carico dello stesso consigliere Verzino.

 A conclusione, si ritiene, che il Signor Verzino doveva richiedere come indennità di carica e di fine rapporto le somme accantonate nel bilancio, dallo stesso approvato, come residui passivi. .

In un periodo dove si parla tanto di costi della politica il sindaco ci ha tenuto a precisare che il decreto ingiuntivo proposto dall’ex consigliere Verzino è un atto vergognoso, che dimostra scarso attaccamento alla propria comunità.