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Benevento  –   Quanto accaduto ad un giovane extracomunitario nella serata di ieri, al Rione Libertà, ha suscitato proteste e rabbia. 

Le Istituzioni appaiono assai preoccupate per questa aggressione.  Si teme infatti una deriva “maceratese”, cioè una esplosione di rabbia incontrollata e furente di un qualche razzista che, come accaduto nel capoluogo marchigiano, prenda di mira a casaccio gente di colore, senza che sappia nemmeno chi siano e cominci a considerarli bersaglio della propria frustrazione.

Il Sindaco Clemente Mastella si è dichiarato assai preoccupato; anche il Presidente della Provincia ha fatto sentire la propria condanna ricordando quanto fecero gli immigrati a favore dei cittadini di Benevento nei giorni dopo l’alluvione: “Si tratta di un episodio inquietante” – ha dichiarato Ricci, che ha precisato: “Esso segnala un imbarbarimento della vita pubblica in città che è estranea alla storia e alla cultura di una Città quale Benevento. Ricordo quanto fecero, a titolo volontaristico, tanti immigrati a favore dei cittadini beneventani pesantemente colpiti dall’alluvione dell’ottobre del 2015 e ricordo quanto fanno tutti i giorni tanti beneventani e tanti nostri concittadini a favore di esseri umani assai più sfortunati di noi con un altruismo altrettanto sublime”.

Mentre si attende che le forze di Polizia individuino i colpevoli, in molti sottolineano senza collegamenti plausibili che la Villa Comunale era diventata una vera e propria zona di spaccio di droga gestita da immigrati. Si teme insomma che la situazione possa degenerare in un contesto che, a livello nazionale, ha già travalicato molti argini di buon senso. 

Il primo cittadino ha rimarcato: “Ogni aggressione va condannata. E’ fuori dalla logica e cultura di ogni beneventano. Chi ha fatto questo deve assumersi responsabilità e paternità“. Poi ha aggiunto: “Un conto è l’integrazione un altro è l’aggressione.