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 “La sentenza con cui il Tar Campania ha disposto di riaprire nuovamente la valutazione delle offerte per l’assegnazione dei servizi di raccolta differenziata e trasporto dei rifiuti nel Comune di San Giorgio del Sannio ci dice una cosa innanzitutto: l’amministrazione Pepe ha fallito”.

A dichiararlo è la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Francesca Maio. Che aggiunge: “Conosciamo già l’obiezione del sindaco. Ci dirà che la sentenza è legata esclusivamente a un formalismo e che il Comune era semplice spettatore e che le responsabilità sono tutte della stazione appaltante, ovvero la Provincia. La realtà, purtroppo per lui, è un’altra”.

In pratica la sentenza chiarisce – prosegue l’esponente pentastellato – che avrebbero dovuto essere la Stazione appaltante prima e poi il Comune, nel fare la determina di affidamento, a verificare se il ribasso offerto dalla ditta assegnataria fosse o no eccessivamente basso e dunque non sufficiente a garantire il corretto svolgimento del servizio compreso il pagamento degli stipendi ai lavoratori ed esecuzione integrale di tutti i servizi. E invece il Comune è rimasto inerte, accontentandosi del ribasso record concesso dalla ditta aggiudicataria. Come se le esperienze del passato e soprattutto quelle attuali, resi dalla GPN srl, con un servizio inadeguato, la città sporca più di prima e i dipendenti non retribuiti per mesi, non siano servite a nulla”.

Inoltre, – sottolinea la consigliera dell’opposizione – a certificare le responsabilità dell’amministrazione è lo stesso Tar che ha deciso di condannare SOLO il Comune, e non la Provincia, al pagamento delle spese processuali.”

Esito imprevedibile? Assolutamente no, considerato che noi lo avevamo ampiamente previsto anche se – va detto – nella sua conclusione la catastrofe si è rivelata persino peggiore delle più pessimistiche ipotesi. Voglio ricordare che i cittadini hanno visto aumentare enormemente la tassa dei rifiuti da quando c’è questa amministrazione, oltre all’addizionale Irpef portata al massimo e che i lavoratori della GPN srl,  azienda che attualmente lavora in eterna proroga di fatto senza un atto formale, per lo più sangiorgesi, non vengono pagati da mesi”.

Voglio ricordare che l’amministrazione comunale, a settembre 2017, ha deliberato l’adesione all’Asmel associazione per la Sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali, ossia una piattaforma che permette agli Enti di gestire in maniera autonoma tutte le procedure di gara. E non finisce qua, non contenta l’amministrazione San Giorgese ha deliberato, nello stesso consiglio comunale, di lasciare la committenza della provincia e creare una nuova stazione, con San Martino Sannita, creando dei professionisti per seguire l’iter di gara. Quindi come mai, dopo la prima fallimentare esperienza la cui sentenza del tar ha annullato ogni atto e ordinato una nuova gara di appalto, il comune ha lasciato che la provincia continuasse a gestirla?”. 

“E ora? – conclude Francesca Maio – Cosa farà il Comune? Lascerà fare nuovamente alla stazione appaltante della Provincia, in attesa di un ulteriore pastrocchio o finalmente, ammettendo le proprie responsabilità, revocherà l’intera procedura per dare inizio a un percorso corretto e virtuoso?”.