- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Potrebbe prospettarsi una nuova emergenza rifiuti nel Sannio. La conferma arriva dal presidente della provincia Claudio Ricci.”Temo di sì e purtroppo non potremmo nemmeno, come correttamente facevamo in passato, addossarne ad altre realtà territoriali questa responsabilità”. Il rischio è legato alla decisione del tar che ha accolto il ricorso di alcuni comuni riguardo la delibera della provincia che proponeva  per il 2016, il pagamento di 175 euro a tonnellata. Il problema è che la società partecipata della provincia, la Samte, ha accumulato da anni un passivo ed è già da tempo in procedura di concordato preventivo.”Molti comuni- ha proseguito Ricci – per anni non hanno pagato il costo del conferimento dei rifiuti indifferenziati all’impianto Stir di Casalduni che la stessa gestisce “ope legis”.Questo ha già avuto pesanti ripercussioni ai danni dei lavoratori dell’impianto”.

La provincia ha avviato la procedura per il recupero del dovuto.” In in questi mesi sono stati ottenuti importanti risultati, ma a pesare come un macigno sulla Samte resta il fatto che alcuni comuni, 6 su 78, non hanno voluto accettare l’adeguamento delle tariffe di conferimento che avevamo richiesto”. Il Tar ha dato loro ragione e, dunque, si è aperto un ulteriore buco di circa 2 milioni di euro nelle casse della Samte. E questo significa fallimento e blocco di ogni attività. Vorrei ricordare che, nonostante l’aumento, le tariffe Samte per il conferimento allo Stir di Casalduni sono le più basse di tutta la Campania, pur incorporando per ogni tonnellata di rifiuto 35 Euro di diritto fisso per la gestione delle discariche post mortem imposte dal Commissariato per l’emergenza rifiuti oltre una decina di anni or sono.

Quello che mi sfugge- ha proseguito Ricci – è il senso dei ricorsi presentati dai comuni. Questi non vogliono trasportare i propri rifiuti a Casalduni, perché ritengono esose quelle tariffe: bene, ma andare fuori provincia, ad esempio a Battipaglia, cioè ad un’ora ed un quarto di auto da Benevento, non comporterà enormi spese di trasporto? Insomma, a fronte di un costo maggiore del servizio, si perderanno i 50 posti di lavoro dello Stir e si aprirà una nuova emergenza rifiuti sul territorio: non capisco a chi possa giovare tutto questo. Certamente non ai cittadini e agli amministratori dei 72 comuni che sono invece in regola con i pagamenti: i quali vedrebbero aggiungersi il danno alla beffa. Nei mesi scorsi, il prefetto di Benevento ha tentato una mediazione con i comuni morosi; il comune capoluogo deve alla Samte molte centinaia di migliaia di euro che aveva promesso di saldare già tre mesi fa. Ma questo non è avvenuto: se lo avesse fatto, avremmo potuto essere presentato al tribunale fallimentare un piano di rientro dal debito Samte. Ma in queste condizioni debbono essere nuovamente rivisti tutti i conti: d’altra parte anche la Samte deve pagare i propri fornitori, i quali giustamente reclamano il dovuto”.