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Mercoledì 27 maggio il prefetto di Benevento Antonio Cappetta nominava la dottoressa Olimpia Cerrata Commissario per la provvisoria gestione del Comune di Sant’Agata dei Goti.

Atto inevitabile, considerato che la notte precedente ben tredici dei sedici consiglieri del parlamentino saticulano avevano protocollato dal notaio le proprie dimissioni dalla carica. Chiusa l’esperienza da sindaco di Giovannina Piccoli, terminava – contestualmente – anche quella alla Rocca dei Rettori di Renato Lombardi, non più amministratore nel suo Comune e dunque non più in condizione di conservare il suo scranno in consiglio provinciale. A subentrargli, scorrendo la lista del Partito Democratico, Giuseppe Di Cerbo, già sindaco di Amorosi e già protagonista in Provincia.
Il passaggio di testimone, però, tarda a realizzarsi. E questo nonostante siano scaduti i dieci giorni di tempo utili al Consiglio per procedere con le surroghe. I motivi del ritardo? Siamo andati a chiederli al diretto interessato:
Non ne ho idea, magari è una questione di comodità, magari una furbizia. Mi limito a constatare che la surroga sarebbe già dovuta avvenire e invece tutto tace” – risponde Di Cerbo. Un pignolo, ora, sottolineerebbe che la pratica doveva essere già in archivio dallo scorso 5 giugno. Eppure oggi, a 22 giorni dallo scioglimento del Consiglio comunale di Sant’Agata dei Goti, l’assise provinciale non solo non si è tenuta ma neanche è stata convocata.

Urge un intervento del prefetto? “Per quanto mi riguarda – chiosa Di Cerbo – non ho intenzione di formalizzare alcuna richiesta- La norma esiste e va applicata, punto. Non vedo perché dovrei invocarla. Certo è che siamo dinanzi a una omissione e non capisco perché restare in questa situazione”.