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Benevento – Era stata palpabile la delusione del corridore colombiano al termine del campionato mondiale under 23, corsosi due settimane or sono ad Innsbruck, il risultato non era stato quello atteso e sperato. Certo l’esperienza è stata considerevole, il contesto straordinario. Del resto di non riuscire sempre ad ottenere il massimo succede anche ai più forti atleti, anzi sono, o meglio devono essere, proprio le sconfitte, le occasioni per migliorarsi. Dopo le  poche sconfitte della  sua stellare carriera Eddy Merckx, tornava sempre più agguerrito e determinato di prima.

Einer Rubio al termine di questa lunga ed impegnativa stagione agonistica non ha mollato, ha continuato ad allenarsi diligentemente andando caparbiamente a vincere oggi a Montegranaro, nelle Marche, alla 31° edizione del Trofeo San Serafino.

Sunto della competizione: quasi cento partenti sui 110 chilometri della gara, caratterizzata da un circuito molto impegnativo, con una salita di 5 chilometri da percorrere sei volte oltre al muro dell’Ammazzatora nelle ultime due tornate. Dopo pochi chilometri partiva una fuga con dodici corridori fra cui un attento Rubio, buona collaborazione fra i fuggitivi che si riducevano a quattro unità all’ultimo passaggio, sulla salita finale, ai meno 5 dall’arrivo il corridore della Vejus salutava la compagnia, andando a vincere in solitaria, relegando a trenta secondi  Davide Leoni e Fancesco Baldi della Vpm e Nicola Genuin della Bibanese che si piazzavano nell’ordine, ciò che restava del gruppo giungeva sgranato ad oltre tre primi. Una limpida e lampante dimostrazione di forza e di concentrazione.

Si è trattato del quarto successo stagionale del corridore “colombiano sannita”, dopo la tappa di montagna al Giro d’Italia under 23 , l’Internazionale Gran Premio di Capodarco e la tappa del monte Matajur al Giro del Friuli. Oltre alle vittorie una serie di prestigiosi piazzamenti, si ricordano i principali: il secondo posto alla tappa di Asiago al Giro d’Italia under 23, frazione “regalata” al connazionale Muñoz, i secondi posti alla Coppa Bologna e al Giro della Valli Aretine, i quarti posti nella classifica finale generale del Giro Internazionale della Valle d’Aosta e del Giro del Friuli, il quinto posto nell’Internazionale Palio del Recioto, e l’ottavo nell’Internazionale Giro del Medio Brenta. Un’annata corsa costantemente ad altissimo livello quindi, da marzo a tutt’oggi, che fanno di Einer Rubio uno degli migliori under 23 del panorama mondiale.

La gara di oggi nelle Marche in realtà non è l’ultima per Rubio e per la Vejus, che saranno impegnati domenica prossima a Polignano a Mare nella 69° Targa Crocifisso, tradizionale gara conclusiva su di un tracciato, di fatto, per le ruote veloci. Poi dopo ancora qualche giorno nel Sannio per Rubio, prima di ritornare, per l’inverno, nella sua Colombia. Sarà comunque un inverno di lavoro per il corridore, che a marzo ritornerà per vestire sempre i colori della Vejus, per la stagione 2019, o per larga parte di essa, prima del meritato e culminante salto nel professionismo.