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Benevento – Grande successo ieri sera a Benevento per Vincenzo Salemme. L’instancabile e poliedrico attore napoletano ha dato il via alla 41. edizione di Città Spettacolo – Lontano da Nessuno, in programma in città dal 24 al 30 agosto.

Attore, commediografo, sceneggiatore, regista e anche scrittore. 43 anni di carriera tra cinema e teatro, campione di incassi con i suoi film e vincitore di importanti riconoscimenti. Uno degli interpreti preferiti dal grande Eduardo De Filippo, i suoi show sono un mix tra genialità, ironia, estro e fantasia: elementi distintivi della sua arte.

L’attore e regista torna nel capoluogo sannita a distanza di un mese, dopo il premio alla carriera ricevuto al Bct 2020, con il suo ‘Napoletano? E famme ‘na pizza’, tratto dall’omonimo libro: una sorta di zibaldone che fa da trade union tra vari pezzi di teatro e diversi personaggi da lui interpretati. Accompagnato da Antonio Guerriero, Vincenzo Borrino e Mirea Flavia Stellato, sul palco allestito in piazza Castello porta in scena una confessione sincera ed esilarante sui luoghi comuni partenopei, che ci mostra un altro volto del popolo partenopeo e della città stessa.

Una serie di stereotipi positivi e negativi che chi nasce a Napoli è costretto a rappresentare: dal caffè rigorosamente bollente alla mozzarella di bufala, fino all’immancabile ragù la domenica e a San Gennaro, nato a Benevento, ma patrono della città partenopea. Salemme – davanti ad una folta platea – racconta quanta ‘fatica’ comporta essere sempre all’altezza delle aspettative e quanto è liberatorio, invece, rompere ogni tanto gli schemi per essere semplicemente sé stessi. 

“Le radici sono importanti, ma non quando diventano una prigione. Al napoletano purtroppo viene chiesto di fare il napoletano e noi non ci dobbiamo rassegnare. Dobbiamo guardare lontano e non chiedere alle persone da dove vengono, ma dove vogliono andare”. E’ il messaggio di libertà e di ribellione lanciato da Vincenzo Salemme con la sua commedia. “Con la napoletanità bisogna divertirsi, senza sentirsi prigionieri. Dobbiamo sentirci liberi ed essere noi stessi”. 

Troppo bravo e incisivo il comico napoletano che ha tenuto desta l’attenzione per circa due ore senza sosta, e mutando l’ambientazione della commedia, divisa in monologhi e grandi confronti-scontri con i suoi compagni di ‘viaggio’. Tante risate e momenti di riflessione durante lo spettacolo, vissuto intensamente e a stretto contatto con il suo pubblico che non gli ha risparmiato applausi e grandi emozioni.