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Benevento – La drammatica giornata della Samte è stata vissuta su più fronti istituzionali nel corso della mattinata. Dopo il blitz della Polizia che è riuscita a sottrarre la tanica di benzina dalle mani dell’operaio che minacciava di darsi fuoco davanti alla sede aziendale, alcuni dipendenti, scortati dalla Polizia, hanno raggiunto la Rocca dei Rettori, sede della Provincia.

Qui una delegazione è stata ricevuta dal Presidente Di Maria, dal Vice Presidente della provincia Nino Lombardi e dal Direttore Generale Nicola Boccalone, nonché dai Commissari liquidatori della Samte. Il colloquio non ha portato a grandi novità dal punto di vista della corresponsione delle mensilità arretrate ai dipendenti, visto che sono ormai due anni che i Comuni non versano soldi alla Samte. Grande malumore tra i lavoratori che non hanno mancato di manifestarlo al grido di “Vergogna, Vergogna” all’indirizzo sia di Di Maria che del managment di Provincia e Samte.

Di Maria, comunque, insieme al Presidente dell’Ente d’Ambito Pasquale Iacovella, è riuscito infine a raggiungere la Prefettura dove lo attendeva il Prefetto Francesco Cappetta.

Subito è cominciata un’altra riunione di lavoro al termine della quale si è appreso dallo stesso Di Maria che entro la fine del mese vi sarà un incontro con il Comune capoluogo e l’Ente d’Ambito per cercare di reimpostare una strategia per la gestione del ciclo dei rifiuiti, mentre resta come una spada di Damocle l’enorme deficit accumulato dalla Samte nel corso degli anni per colpa dei Comuni morosi.

In merito a ciò, sembra che una possibile via di uscita per recuperare i fondi per ora perduti e quindi poter almeno pagare i dipendenti della Società potrebbe essere quello di richiedere ai Comuni morosi di accedere a fondi a disposizione della Cassa Depositi e Prestiti, controllata dal Ministero dell’Economia, che potrebbe anticipare le somme a debito.

Il presidente Di Maria al termine della riunione ha così commentato: “E’ una strada percorribile. Abbiamo invitato a tutti i comuni morosi nei confronti della Samte ad attivare questa procedura.  Devono liquidare quanto dovuto  all’Azienda e così facendo riusciremmo a pagare i dipendenti”.

Infine il presidente della Provincia ha concluso: “Dobbiamo affrontare in maniera concreta la situazione. Non faremo mancare il nostro supporto alla società e ai dipendenti. Ma noi nell’immediato abbiamo le mani legate e non possiamo aiutare i dipendenti per dargli una boccata d’ossigeno. Speriamo nel più breve tempo possibile di pagare le dovute spettanze ai lavoratori”.