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La maggioranza di San Giorgio la Molara ha aperto alla proposta del gruppo di minoranza “Terre di lavoro” sulla questione del 118 votando la loro proposta nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale. Il Gruppo di minoranza aveva chiesto di individuare il Comune di San Giorgio la Molara come sede del SAUT con l’ambulanza demedicalizzata, in quanto Comune più baricentrico rispetto a tutto il comprensorio.
La proposta, dunque, è piaciuta anche alla maggioranza che ha votato a favore. Sul punto il gruppo “Terre di Lavoro” ha dichiarato: “E’ una notizia importante. Fino a oggi le chiusure che abbiamo avuto con l’amministrazione sono state totali su ogni nostro argomento. Abbiamo avuto modo di ringraziare l’amministrazione attiva e li abbiamo esortati a fare propria questa iniziativa e proporla ai comuni circostanti e all’Asl, in quanto chi dialoga con le istituzioni è il Sindaco e l’Amministrazione attiva non noi di minoranza”.
Un successo, dunque, per il gruppo di minoranza che stasera, nella nuova seduta di Consiglio, si troverà a dover votare un’altra proposta sul tema 118: quella richiesta dal Comitato “No alla demedicalizzazione del 118 Fortore – Miscano” in merito alla necessità che i Consigli comunali del Comprensorio facciano voti all’ASL e alla Regione Campania per il ripristino del medico a bordo delle ambulanze. Sul punto il gruppo di minoranza dichiara: “noi siamo in linea con quanto richiesto dal Comitato, ma siamo ben coscienti dell’organica carenza di personale medico in seno all’ASL, non più proporzionato alle esigenze demografiche”.
Questi i motivi per cui “Terre di lavoro” aveva avanzato la proposta di spostare il presidio in un punto maggiormente baricentrico.
Una proposta che sembra abbia convinto anche la maggioranza, come sottolineano i Consiglieri di “Terre di lavoro”: “nel documento prodotto qualche mese dalla Conferenza dei Sindaci della Comunità Montana del Fortore, il Comune di San Giorgio la Molara aveva sposato la posizione comune dei Sindaci del Comprensorio votando la richiesta di lasciare invariata la collocazione dei presidi del Fortore. Una posizione che oggi sembra essere cambiata appoggiando la proposta portata da noi in Consiglio”.