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San Leucio del Sannio (Bn) – Una serata magica, un inizio d’estate d’autore, tutto questo a San Leucio del Sannio, con la rassegna Riverberi-Appia in Jazz del trombettista sannita Luca Aquino, giunta alla decima edizione e per il secondo anno consecutivo promossa all’interno della cornice di Palazzo Zamparelli.

Tutto ha funzionato alla perfezione, a partire dalla macchina organizzativa che, in maniera impeccabile, ha fatto sì che tutti rispettassero le norme vigenti anti-Covid, a partire dalla rilevazione della temperatura e igienizzazione delle mani all’ingresso, fino al distanziamento di un metro tra una sedia e l’altra all’interno della location.

Ad aprire la serata è stato il fisarmonicista Valerio Russo, che con il suo talento ha servito un antipasto al pubblico, preparandolo al massimo e non deludendo affatto le aspettative  della platea. Solo, con una fisarmonica tra le braccia, ha raccolto forti applausi, dando conferma a chi già lo conosceva della sua straordinaria bravura e suscitando interesse, curiosità ed apprezzamenti a chi per la prima volta si è lasciato trasportare dalle note.

A prendere la parola dopo l’esibizione di Valerio Russo, è stato il sindaco Nascenzio Iannace, che ha detto: “San Leucio vuole ripartire dalla cultura, e ci siamo mossi in tempo per poter rivivere qui da noi, in questa magnifica location di Palazzo Zamparelli, le emozioni che un evento del genere può lasciare. Con Luca Aquino ci siamo sentiti praticamente tutti i giorni in queste ultime tre settimane, e spero che il prossimo anno San Leucio possa ritornare ad essere protagonista della rassegna Riverberi, ma con la stessa formazione di stasera in modo che i tanti che non sono riusciti a prenotare in tempo un posto possano vivere queste emozioni“. 

Ad introdurre lo show dei “Three One” è stato lo stesso direttore artistico Luca Aquino, che ha dichiarato: “Essendo la decima edizione, doveva essere qualcosa di speciale, per certi versi lo è, ma non per quello che speravamo. Qualche giorno fa sono stato a suonare a Vicenza, per il primo concerto jazz in Italia, ed è stato lì che ho capito l’enorme difficoltà nell’organizzare una manifestazione nel rispetto delle norme anti-Covid. Voglio ringraziare il Sindaco e tutta l’amministrazione per il lavoro e l’aiuto che mi hanno dato fin da subito, ma voglio ringraziare soprattutto voi per aver scelto per una sera la normalità, lasciando a casa le paure per scegliere la cultura“.

Ad introdurre il concerto è stato il più “anziano” della band, Lorenzo Tucci. “E’ un onore essere qui stasera, è il primo concerto post-lockdown che facciamo, ed il primo all’aperto in questo 2020. Anche noi vogliamo ringraziare Luca Aquino per averci voluto, ed il sindaco Nascenzio Iannace per aver insistito con il direttore artistico per la nostra presenza qui“. 

Verso le 22 lo show è entrato nel vivo con il trio “Three One“, formazione composta da Max Ionata al sax, Dario Deidda al basso e Lorenzo Tucci alla batteria, che ha lasciato senza fiato il pubblico presente. Un’ora e mezza di religioso silenzio, accompagnato da forti applausi tra un brano e un altro, e con un “bis” richiesto dalla platea a cui la band non si è sottratta.

La rassegna di Riverberi continua questa sera a Sant’Angelo a Cupolo nella frazione di San Marco ai Monti, nella splendida e suggestiva location del Belvedere del Sannio, con il cubano Omar Sosa