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Ha fatto rumore, ieri, la notizia del parto di una donna contagiata dal Covid avvenuto al San Pio di Benevento. Come raccontatovi (leggi qui), non essendo ancora attivo il Punto Nascita Covid, il parto è stato gestito non in sala operatoria ma all’interno di un normale ambulatorio dove tuttora prosegue la degenza della neomamma. E proprio la neomamma (a cui vanno i nostri auguri) ci scrive oggi per dire la sua. In particolare, la diretta interessata sottolinea l’urgenza dell’intervento e la professionalità e la preparazione dell’equipe medica che l’ha seguita nel parto e nell’assistenza post partum. Ma è questo un punto che il nostro articolo non mette mai in discussione. Era anzi la nostra premessa!

Il racconto di quanto accaduto – e sul quale non pensiamo sia possibile muovere appunti, e ancor meno accuse di “falsità” – poneva in evidenza un fatto: la mancanza, a distanza di due anni dall’esplosione della pandemia, di un percorso Covid in sicurezza per le partorienti contagiate dal virus. Ci fosse stato (come a breve dovrebbe esserci) un Pronto Soccorso Ostetrico dedicato, il parto non sarebbe avvenuto in un ambulatorio (dove è impossibile seguire alcune prescrizioni ‘codificate’ dal Ministero della Salute e che la diretta interessata, da operatrice sanitaria, conosce bene) e oggi la neomamma sarebbe in una sala degenze adeguata alla situazione. Quanto all’imprevedibilità dell’evento, l’ostetricia rientra per l’appunto nell’area dell’emergenza-urgenza sanitaria dove gli accessi non sono programmabili. Cosa sarebbe accaduto se la stessa notte si fosse verificata l’urgenza di un ulteriore ingresso di una partoriente positiva al Covid? E’ uno dei tanti interrogativi di una storia che merita una sola risposta: l’attivazione di un Punto Nascita Covid. E questo per tutelare sia i pazienti sia i professionisti sanitari. Di seguito, per completezza d’informazione, il messaggio inviatoci dalla neomamma:

“Salve .. le scrivo per fare un po’ di chiarezza su quanto è stato scritto su questo articolo .. il mio nome e XXXXX .. e sono la ragazza di cui si parla .. la situazione è stata ben diversa da quanto descritta nel vostro articolo .. in quanto trattandosi di un parto estramamente veloce e sopratutto inatteso .. per quanto io fossi positiva al Covid-19 sono stata accolta e sopratutto seguita nel migliore dei modi .. trovando tutta l’equipe preparata .. ribadisco che il mio è stato un parto imminente e nonostante tutto è stato svolto nel miglior dei modi .. non trovo giusto far intuire che sia stata “abbandonata” in una stanza di ambulatorio .. in quanto tutto il personale e stato a mia disposizione e continua ad esserlo per far sì che sia a me che al mio bambino non posso mancare nulla..
Viviamo già in una situazione purtroppo non bella e tanto difficile .. parlo da operatrice socio sanitaria in quanto conosce i percorsi da fare .. come gestirli .. e non trovo giusto che altre persone debbano scrivere delle falsità .. su quanto è accaduto ..”,