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Sant’Arcangelo a Trimonte (Bn) – “La priorità ora è la messa in sicurezza dell’area di discarica”. Questo il momento centrale della visita a contrada Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte da parte dell’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa su invito della comunità locale e del Movimento 5 Stelle. Il parlamentare, che oggi ricopre la carica di Vice Presidente della Camera dei Deputati, è stato accolto sul sito della grande discarica aperta ai tempi del Commissariato all’emergenza rifiuti dal Sindaco della cittadina Rocco Rossetti e da quello della confinante Paduli, Domenico Vessichelli, unitamente ad un dirigente della Società Samte. Presenti anche geologi e consiglieri comunali di Sant’Arcangelo e l’associazione Codisam con Nicola Colangelo.

La visita si spiega con l’intento dichiarato della Regione Campania di riaprire l’impianto, dopo anni di blocco da parte della Magistratura, per poter ricevere non più rifiuti indifferenziati, come in passato, ma quelli già lavorati presso l’impianto di Casalduni. La comunità locale si oppone al progetto anche sulla scorta della considerazione che uno dei lotti dell’impianto presenta ancora gravi criticità derivanti da una frana e rispetto alle quali non sono stati ultimati i lavori di messa in sicurezza e uno dei lotti è ancora al centro di un’inchiesta della magistratura. Dopo la pronuncia peraltro dell’ultimo Consiglio Provinciale proprio in ambito rifiuti che inquadrava la riapertura della discarica nella complessa manovra del ciclo integrato dei rifiuti, la visita di Costa è stata un’occasione di confronto con le due comunità di Sant’Arcangelo e Paduli. 

Il Vice presidente della Camera, che già conosceva l’impianto, ha effettuato un sopralluogo di oltre un’ora. Il sindaco Rossetti ha illustrato comunque a Costa la cronistoria di questa discarica, le formidabili polemiche sviluppate in passato, il tema dei mancati rimborsi ambientali alle comunità locali, ed ha comunque chiesto assistenza per l’appuntamento ormai prossimo della Conferenza di Servizi che si dovrà occupare della riapertura del sito. “La discarica qui non si doveva proprio aprire nel 2008” – ha commentato Costa – “ma ora cio’ che assume la massima importanza sono i lavori di messa in sicurezza”.

Costa ha spiegato: “E’ una discarica che risale ai tempi dell’emergenza rifiuti in Campania. E’ interesse di tutti che questo sito venga gestito nel miglior modo possibile e non arrechi danno e che venga messo in sicurezza permanente”. L’ex ministro  ha poi detto che esiste un piano collegato con l’autorizzazione integrata ambientale: “E’ condivisa la visione, sia dai due sindaci Vessichelli e Rossetti che dalla medesima società. Occorre però sistemarla dal dissesto idrogeologico, la gestione deve essere trasparente, tracciabile. La conferenza dei servizi dovrà guardare a sistemare tutte queste vicende. Le proposte delle due comunità saranno ragionevoli e la stessa Samte sia disponibile ad accogliere disponibilità”.

Poi la proposta di Costa: “Nei due comuni si istituisca un osservatorio ambientale dei cittadini affinchè loro in maniera trasparente e tracciabile possano essere i rappresentanti della comunità sul territorio. E’ la soluzione migliore”.