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Benevento – Una soluzione ai problemi energetici può venire dalla trasformazione degli scarti dell’agricoltura (letame e reflui) in concime biologico. Su tale ipotesi di lavoro, discussa presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori nel corso di un Convegno organizzato da Biogas e Biogas Progetti, si sono dichiarati favorevoli Antonio Di Maria, Presidente della Provincia di Benevento; Erasmo Mortaruolo, Vice Presidente della Commissione Agricoltura della Regione; e Gennaro Masiello, Vice Presidente Nazionale di Coldiretti.

Qualche perplessità l’ha invece espressa Clemente Mastella, Sindaco di Benevento. Il convegno, moderato dal giornalista Enzo Colarusso, e dal dal titolo: “Valorizzazione degli scarti agricoli. La soluzione è il biometano”, ha trattato le modalità da utilizzare per intercettare gli scarti e gestirli nel modo più appropriato, trasformando in risorse energetiche un materiale che rappresenta spesso solo un costo in termini economici e di gestione ambientale. Viceversa la trasformazione serve a evitare emissioni di gas serra e recupera risorse fertilizzanti che possono sostituire i concimi chimici ed innalzare il contenuto di sostanza organica del suolo agricolo.

Dai reflui zootecnici (liquame, letame, pollina), acque di vegetazione, sansa e siero di latte può derivare il Biometano, un gas che ha le stesse caratteristiche del gas naturale e che può dunque diventare biocarburante nel settore dei trasporti e produrre energia elettrica e termica; ma il biometano può dare vita al digestato che è utilizzato come fertilizzante organico da distribuire sul terreno. Tutto bene dunque? Il Presidente Di Maria ha dichiarato che, non essendo un tecnico specializzato, non può dare una valutazione tecnica sul biometano; ma ha anche apprezzato la potenziale filiera che tale soluzione può dischiudere ed ha ammonito sulla necessità che il Sannio, sulla scorta di una rigorosa analisi tecnica, si doti di impianti per la lavorazione dei rifiuti.

“E’ stato un errore non intervenire in maniera corretta su questo tema, oggi ne paghiamo tutte le conseguenze – ha dichiarato Di Maria Importante è a mio avviso discutere con i territori e le Istituzioni per poter comprendere e far comprendere le potenzialità di queste opzioni di intervento sulla materia dei rifiuti”.

Presente questa mattina anche la Coldiretti con il vice presidente nazionale Gennarino Masiello che ha rimarcato: “Gli agricoltori sanniti possono essere attori di un modello di sviluppo virtuoso. Occorre riuscire a recuperare gli scarti e farli diventare una risorsa. Oggi le nuove tecnologie  ci consentono di realizzare energia pulita e trasformare scarti in valore”. 

Presente anche la Legambiente Campania con la presidente Maria Teresa Imparato ha accolto favorevolmente questa iniziativa: “L’impatto potrebbe essere positivo. Provare attraverso la bioenergia anche utilizzare  i trasporti pubblici. Dal 2018 si può, bisogna  mettere in campo tecnologia e innovazioni per costruire impianti, positivi per il territorio sannita che ha una storia agricola importante”. Quindi ha aggiunto: “Si deve puntare su strade di sviluppo  locali attraverso la biotecnologia e economia verde”.

Claudio Peraino ha detto: “Puntiamo a progetti per costruzione di impianti alimentati con  scarti agricoli per la produzione del bio metano. La comunità europea ha approvato incentivi per il settore . Si vuole condividere con gli agricoltori il vantaggio di poter gestire gli scarti e trasformarli in energia”