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Benevento – Un po’ ci viene da sorridere, quando abbiamo paventato lo sciopero della fame per ristabilire un senso di legalità nella Provincia sannita siamo stati bersagliati da qualche “stracciatore di veste professionista” che aborriva all’estremismo del nostro paventato gesto. Così in una nota il Presidente Provinciale dell’UsAcli Benevento Alessandro Pepe.

Oggi il sindaco – si legge nella nota – ricorre a questo gesto estremo per liberare il Sannio da un feudalesimo partenopeo che sta risucchiando la popolazione beneventana che a scapito del proprio virtuosismo si vede condannata a pagare per colpe non proprie. Come dicevamo in premessa ci verrebbe da sorridere se la cosa non fosse drammatica, se non concordassimo con il sindaco Mastella che oramai non se ne può più.

Abbiamo condotto la popolazione sportiva, per nostro conto, a svolgere delle ristrettezze molto penalizzanti attraverso la produzione di protocolli e linee giuda e grazie alla mania di protagonismo del “Podestà” Partenopeo tutto viene reso vano perchè si chiude e basta.
L’intera Provincia di Benevento – aggiunge Pepe – non ha numeri da zona rossa da tempo oramai, e avrebbe potuto rilanciare la propria economia e ricominciare a programmare una parvenza di normalità già da un po’ ma per via della ossequianza sannita al capoluogo partenopeo siamo dove siamo.

Ma l’importante è avvedersene in tempo, finalmente il Sindaco Mastella vuole prendere in mano le sorti della propria città?, Benissimo, finalmente il Sindaco Mastella vuole far comprendere alla Regione Campania che il Sannio non merita la zona rossa?, Ottimo, finalmente il Sindaco Mastella è pronto ad un gesto estremo per far prevalere il bene dei propri concittadini?, E’ ora!, ed allora caro Sindaco il popolo sportivo dell’Unione Sportiva Acli è con Lei adesso, il sottoscritto è pronto a sedersi al suo fianco e condividere lo sciopero della fame insieme a Lei purchè questo conduca ad un allentamento delle misure di sicurezza per tutti, per i commercianti, per le imprese, ma anche per la popolazione sportiva, perchè seguendo linee guida rigide che, mi consenta di comunicarle solo nello sport sono così certosine.

La gente ha bisogno e deve ricominciare pian piano a vivere la propria vita, anche in concomitanza con la circolazione del Virus, perchè è vero che le terapie intensive sono ancora molte, ma la vaccinazione sta facendo il suo corso e con un po’ di attenzione possiamo venirne fuori.

Quindi caro Sindaco, a discapito dei sopra richiamati seguaci di Caifa, se occorre ci chiami perchè noi non sorridiamo, non ci stracciamo le vesti, noi siamo seriamente preoccupati per le sorti dei nostri concittadini e, parafrasando un illustre banchiere, tutto quello che si dovrà fare faremo, fosse poco o tanto.

A margine – conclude Pepe – vogliamo fare le congratulazioni di tutte le associazioni aderenti e degli affiliati all’Unione Sportiva Acli al nostro concittadino Antonio Meola poichè ieri nel consiglio nazionale di insediamento del nuovo quadriennio è stato confermato Vicario Nazionale.