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Benevento – Il Ministero della Salute ha convocato l’AISM per il 1° aprile. Si parlerà dei rischi insiti nei recenti documenti elaborati da alcuni tecnici del Ministero che porterebbero all’esclusione delle persone con sclerosi multipla dai ricoveri di alta specialità in neuroriabilitazione. In ballo, tuttavia, ci sono anche limitazioni nell’accesso ai ricoveri ordinari per la riabilitazione intensiva e una serie di difficoltà di accesso alle prestazioni di riabilitazione territoriale, sia ambulatoriale che domiciliare.

La notizia, nel frattempo, è stata accolta favorevolmente questo pomeriggio alla Rocca dei Rettori. A Benevento si è tenuto un convegno organizzato dall’Associazione Mogli Medici italiani (Ammi), presieduta da Angela Maffeo Grimaldi, con la collaborazione dell’Aism del presidente Ugo Dell’Unto.  In Italia le persone colpite da sclerosi multipla sono oltre 118 mila, stando agli  ultimi dati resi noti. La convocazione da parte del Ministero è un primo passo per manifestare le forti preoccupazioni per l’’impatto che potrebbero avere i due nuovi provvedimenti ministeriali. Angela Maffeo Grimaldi  ha sottolineato come si tratti di una malattia silente, sottolineando come l’associazione ha tra le sue finalità quella di privilegiare la Medicina di Genere promuovendo incontri riguardanti patologie che colpiscono prevalentemente il genere femminile.

Rivolgere quindi l’attenzione ad una malattia poco nota ma molto diffusa e dai molteplici sintomi era l’obiettivo da parte degli organizzatori. Il presidente dell’Aism, Dell’Unto ha sottolineato come occorra fare in modo che i malati si sentano parte integrante della società, che non si chiudano nel loro dolore, isolandosi. Il presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni Ianniello, ha parlato di una malattia invalidante e ha riconosciuto il grande ruolo delle famiglie  che si pongono come supporto. Infine è intervenuto Marco Sparaco, il quale ha rimarcato come  79.000 donne italiane soffrono di sclerosi multipla, una malattia cronica e progressiva che, essendo diagnosticata nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni, si manifesta nel periodo più florido e produttivo della vita della donna, influenzando inevitabilmente la pianificazione familiare. Il medico ha parlato anche come sia stata fatto un passo avanti nella cura e nella stabilizzazione clinica delle persone affette da sclerosi multipla. Ma questo, oggettivamente, non può bastare e deve essere considerato solo un primo step.