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Benevento- Questa mattina davanti al Palazzo del Governo si è svolto un flash mob dei genitori per dire basta alla didattica a distanza, con tanto di slogan dal contenuto polemico: “Richiedenti asilo… elementari, medie e superiori. Bambine e bambini campani rifugiati didattici”.

La mobilitazione è stata dunque una esortazione al presidente della Regione Vincenzo De Luca affinchè riapra gli istituti scolastici, ma l’intenzione del Governo centrale è quella di riaprire le Scuole a gennaio e, comunque, solo dopo aver valutato l’andamento dei contagi: in questa situazione ingarbugliata, però i genitori non hanno rinunciato alla lotta per la didattica in presenza. “La Campania è l’unica regione d’Italia, unico caso in Europa, a tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado, procedendo – hanno ribadito i genitori-  a passi spediti verso una catastrofe educativa, ordinanza dopo ordinanza”.

Il prolungamento della didattica a distanza -hanno spiegato – non è il rimedio per la situazione creata dalla pandemia, ma piuttosto il veleno: secondo i manifestanti, essa acuisce le disuguaglianze, aggrava le lacune educative, acuisce il disagio psicologico. Una sessantina hanno aderito alla protesta, tra genitori e bambini a scrivere o disegnare cartelloni e richiedere con forza l’apertura delle scuole.

Maddalena Curatoli, portavoce di rifugiati didattici Campania, ha sottolineato: “Siamo stati in zona gialla e le scuole sono state chiuse senza nessuna chiarezza di fondo. Finchè c’è stata l’emergenza abbiamo accettato tutto. A febbraio scorso ma anche marzo abbiamo accettato la Dad ma adesso chiediamo il diritto alla scuola. Non siamo contro la Dad possiamo tollerarla come integrazione alla didattica  ma l’emergenza è finita.” 

Quindi ha aggiunto: “La scuola dovrebbe essere l’ultima istituzione a chiudere e invece in Campania a suon di ordinanze del Governatore non si sa cosa ci aspetta in merito alle scuole. Siamo genitori lavoratori e i bimbi non sono autonomi e dobbiamo coinvolgere i nonni talmente esposte all’epidemia”

Infine ha attaccato: “Vogliamo che si faccia chiarezza sul perchè le scuole sono chiuse. I fondi sono stati inviati, il tempo è passato le scuole restano chiuse  e i nostri bambini ne pagano le conseguenze  La didattica integrata è un valore aggiunto. Ci sono stati scarsi investimenti sulla scuola”.