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E’ la Seconda categoria, ma potrebbe essere considerata una Prima bis. Per qualità dei singoli, visibilità delle piazze e personaggi. Dopo annate di refugium peccatorum, la penultima categoria del calcio italiano quest’anno, almeno per quanto concerne i raggruppamenti sanniti, si annuncia interessante e molto combattuta e ricca di stelle del nostro calcio. Se play-off e play-out hanno salvato l’interesse dei campionati e allungato la vitalità di tante compagini da pancia della classifica, la composizione del girone B ha fatto il resto.

Due compagini di San Giorgio del Sannio, Castelpoto e Foglianise, Benevento, Apice, San Leucio e Apollosa, Tocco Caudio, Pago, Molinara e La Molara e la piccola Cirignano che salvaguarda la caudinità del raggruppamento. Un parterre de roi che ha molto limitato la categoria superiore e acceso i riflettori su questo campionato. Ciro Mauro, Nicola Masone, Gianluca Saviano, Alessio Reale, Vincenzo Iannuzzi, Roberto De Palma, Checco Pegno, Gaetano Martino, Gianluca Mignone, Vincenzo Giallonardo, Lucio Ferrara, Vincenzo Santini, Massimo Taddeo, Carmine Zeoli: tutti testimonial di spessore,  una “retrocessione” per molti, una possibilità di rilancio per gli altri. Un pò come le football stars che vanno a giocare nel campionato cinese, attratti però da pochi soldi ma, probabilmente, da impegni meno probanti che consentono di seguire, parallelamente, le sorti del Benevento in massima serie.

Da non trascurare il girone C di Seconda che vede impegnate 7 squadre su 14 sannite. E qui l’augurio è che un’altra sannita, oltre alla vincente del girone B, possa andare a rendere nuovamente nutrito il numero di squadre beneventane in Prima categoria che quest’anno non potrà far altro che voltarsi per vedere cosa accade alle proprie spalle.