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E’ proprio vero che in politica la realtà a volte supera ogni immaginazione così come il senso del ridicolo tende a sbiadirsi nella “foschia” dei finti moralismi. In questo dobbiamo ammettere che il consigliere Mortaruolo è maestro assoluto perché, dopo mesi di silenzio nel dibattito politico locale quasi fosse consigliere per caso, pubblica una nota in cui si erge a giudice dei comportamenti e paladino dell’etica in politica. Forza Italia rimanda al mittente e non accetta lezioni di etica politica da nessuno e soprattutto da chi non è da considerare un vero esempio di impegno politico per le ragioni del territorio che dovrebbe rappresentare nella sede istituzionale della Regione Campania. Sarebbe bello conoscere, al di là della menzione nel video promozionale del Sannio, quali sono i risultati raggiunti a favore del territorio sannita, dal consigliere Mortaruolo, dopo circa 9 anni di permanenza ininterrotta nei banchi della maggioranza a Santa Lucia. In particolare, quali atti ha prodotto per la struttura ospedaliera di Sant’Agata de Goti. Siccome il consigliere Mortaruolo nella sua emozionante nota stampa tratteggia i contorni della funzione politica incentrata sul confronto e il contraddittorio, saremo lieti di confrontarci con lui anche su temi che attengono all’etica dell’agire e all’opportunità delle scelte di chi ricopre incarichi istituzionali. In particolare ci farebbe piacere avere la conferma con la medesima severità di giudizio se il consigliere regionale Mortaruolo ha beneficiato, tramite una società agricola di cui era detentore (alla data di ammissione al contributo) di quota di maggioranza e amministratore, di un contributo a valere sulla misura 19 del PSR Campania 2014-2020 per il tramite del GAL Taburno. Essendo la politica, come ben evidenziato dal consigliere Mortaruolo basata sul confronto e contraddittorio sui contenuti, dovrebbe anche precisare il consigliere Mortaruolo se nel periodo in cui è stata effettuata fatta l’istruttoria della misura di cui al predetto contributo era componente della Commissione Agricoltura della Regione Campania con la carica di Vice Presidente, se nella sua funzione istituzionale di componente della Commissione Agricoltura della Regione Campania ha contribuito alla programmazione anche per i fondi che sono stati spesi nel suddetto bando, tramite il GAL, in cui è risultato beneficiario, se la sua elevata sensibilità ai temi dell’etica politica gli lascia intravedere un conflitto d’interessi in relazione a tale situazione che vede beneficiaria una società a sostanziale controllo totalitario di un consigliere regionale, tra l’altro componente delle competente commissione consiliare Agricoltura. Tralasciamo in questa sede la delicatezza della questione afferente al rispetto della normativa circa la comunicazione delle partecipazioni nella sezione trasparenza a carico dei consiglieri regionali. Queste risposte il consigliere Mortaruolo dovrebbe anche darle dai palchi delle competizioni elettorali delle prossime elezioni amministrative, poiché, non può limitare le sue apparizioni per pontificare sull’aria fritta con assoluto strabismo rispetto all’agire quotidiano. Probabilmente questo è il modello De Luca che piace a Mortaruolo e che lo vede sicuramente protagonista, ma Forza Italia sarà sempre all’opposizione rispetto a questo agire che vede costantemente mortificate le ragioni del Sannio. Così in una nota a firma della Segreteria provinciale di Forza Italia.

Immediata la risposta di Erasmo Mortaruolo in questo botta e risposta che prosegue.

“Le ragioni del Sannio”, alle quali la segreteria provinciale Forza Italia si appella costantemente per autoproclamarsi paladina di un territorio che non l’ha mai legittimata, sacrificate sull’altare dello scontro politico e degli attacchi ad personam per abbeverare la schizofrenica sete di protagonismo, tra frustrazione ed esaltazione, di qualche saltimbanco che ha fatto il giro delle sette chiese e incetta di incarichi ossequiando il potente di turno, di ex piddini e mastelliani trombati e insoddisfatti raccattati dall’anonimato in cui erano piombati. Guarda caso l’argomento “Campania Divina” è già finito nel dimenticatoio: era solo la scusa, più che evidente, per incensarsi in danno altrui, a caccia di visibilità, in preda ad una smania ossessiva di certificare la propria esistenza. A rispondere sull’impegno del sottoscritto per il Sannio è stato il popolo: due volte mi sono candidato ed altrettante volte sono stato eletto con preferenza. Di illazioni di altro tipo e considerazioni diffamatorie si discuterà in sede diversa. Perché in fin dei conti, la morale da chi annovera tra le proprie fila indagati e rinviati a giudizio, proprio non si può tollerare.