- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Anche nel Sannio sarà possibile partecipare alla presentazione del primo libro collettivo del Movimento Senso Comune,  “I giovani salveranno l’Italia” a cura di Samuele Mazzolini, per la casa editrice Imprimatur, prodotto e distribuito da Mondadori. Al suo interno si trova il contributo di Marcello Gisondi, beneventano, ricercatore in Storia del pensiero politico presso l’Università di Lugano.

L’appuntamento è per sabato 19 maggio alle 18 presso Palazzo Paolo V lungo il Corso Garibaldi del capoluogo cittadino.

Ne discuteranno con Gisondi, Manfredi Varricchio per un approfondimento delle possibili declinazioni di politica economica e  Domenico De Blasio, responsabile di Senso Comune Napoli. A moderare l’incontro sarà la giornalista Tiziana Nardone.

Restituire l’Italia alla gente comune mostrando coraggio nella sua rifondazione: così i tredici giovani autori, di Senso Comune, propongono di rispondere al grave momento di deriva economica e politica italiana.
Da troppo tempo – scrivono nel loro Manifesto, il Libretto Amaranto –  e in misura sempre più arrogante,  i punti nevralgici del Paese sono stati  occupati  da  oligarchie  politiche,  industriali e finanziare che hanno distrutto il tessuto sociale ed economico del nostro paese, privando progressivamente il popolo italiano della piena realizzazione della propria  intelligenza e del godimento di un benessere e di una sicurezza generalizzati. La  formulazione di  leggi,  la  creazione  di  nuove  istituzioni,  il  rinnovamento  delle  preesistenti,  il  mutamento  dei  rapporti di forza tra ceti privilegiati e gente comune, la democratizzazione degli spazi decisionali, la creazione e condivisione di un benessere e di un futuro di prosperità per i molti necessitano di un programma d’azione. Alla base del proposito economico il principio secondo cui lo Stato e le sue istituzioni danno forma al mercato e non il contrario. Esse sono un indispensabile volano di sviluppo e redistribuzione e devono essere usate per indirizzare e determinare lo sviluppo del paese”.  

Lavoro, Salute, Trasporti – secondo gli autori – sono tutti da ridisegnare ponendo fine ai tentativi di fuga dalla precarietà e dal senso di impotenza ma soprattutto di abbandono da parte di uno Stato che “non agisce secondo le necessità e i bisogni del popolo italiano.

Senso Comune auspica inoltre che  la finanza pubblica non si risolva più in una serie di valori arbitrari da  rispettare  ma in obiettivi  concreti  da  raggiungere.

Spesa e investimenti  pubblici devono essere orientati alla crescita e  allo sviluppo. “Mezzi per un fine – aggiungono gli autorila loro quantità deve dipendere dalle esigenze della società italiana e  non  rispettare  vincoli  aprioristici  e  avulsi  dal  contesto  economico generale“.  Attenzione  alla discriminazione di genere non solo femminile ma anche maschile: “Gli stereotipi culturali sui ruoli di genere colpiscono sia uomini che donne. Divario salariale, congedo parentale, di paternità e maternità, molestie sul luogo di lavoro vengono analizzate per le implicazioni sociali che comportano”.

Tra i promotori del Movimento:

Marco Adorni (1968) è insegnante e ricercatore del Centro studi movimenti di Parma.

Stefano Bartolini (1977) lavora in una fondazione culturale di Pistoia.

Michelangela Di Giacomo (1983) lavora nel settore della divulgazione storica a Venezia

Thomas Fazi (1982) è ricercatore e giornalista indipendente a Roma

Paolo Gerbaudo (1979) è direttore del Centro per la cultura digitale del King’s College di Londra

Samuele Mazzolini (1984) studia e insegna Teoria politica all’Università dell’Essex
Tommaso Nencioni (1979) lavora in una fondazione culturale di Firenze.

Enrico Padoan (1984) è ricercatore di Scienze Politiche all’Universidad Católica di Santiago del Cile

Stefano Poggi (1990) è dottorando in Storia all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole