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Airola (Bn) – “E’ un diritto all’istruzione non tutelato, una grave responsabilità politica. I nostri figli stanno pagando il prezzo dell’inerzia e dell’inefficienza dell’Amministrazione locale”. A parlare ad Anteprima24 è Mario Tirino, uno dei numerosi genitori che questa mattina ha accompagnato la propria figlia alla scuola elementare “Padre Pio” di Airola e ha trovato i sigilli davanti ai cancelli principali. L’istituto è stato sequestrato, su ordine della Procura di Benevento, probabilmente a causa della mancata sicurezza sismica e i bambini sono stati costretti a ritornare a casa. 

“I primi documenti che attestano che gli edifici della Scuola Elementare non sono sicuri sotto il profilo sismico risalgono al 2001/2002 – sostiene Mario – Da allora la Regione e la UE hanno varato tantissimi bandi per l’edilizia scolastica. Molti Comuni hanno ottenuto finanziamenti per abbattimento e ricostruzione degli edifici scolastici più datati. Azioni come queste certificano che le Amministrazioni si preoccupano del futuro dei bambini”
 
Ad Airola tutto ciò non sarebbe avvenuto. “Le Amministrazioni Supino e Napoletano non hanno mai operato per abbattere e ricostruire questa scuola. Non hanno pensato al futuro delle generazioni di Airola”. Hanno fatto anche di peggio in verità, spiega amareggiato Mario. “Partecipando e vincendo un bando per l’efficientamento energetico, hanno addirittura peggiorato il carico sulla struttura, abbassando l’indice di sismicità della scuola”
 
I genitori sono venuti a conoscenza della chiusura della scuola solo nell’esatto momento in cui hanno accompagnato i bimbi. “Zero informazione e nessun esponente dell’amministrazione stamattina davanti al plesso”
 
Il sequestro poteva essere operato “almeno con un dignitoso avviso“, in modo da evitare l’evidente disagio creatosi stamane dinanzi l’istituto. “Tanti i bambini che, scossi e preoccupati, sono rimasti fuori senza i genitori e impossibilitati a recuperare il materiale scolastico lasciato all’interno”. Non poca la disponibilità dei Vigili urbani nel fornire informazioni utili ai genitori – racconta Mario – e delle docenti che si sono adoperate a recuperare, per quel che è stato possibile, il materiale degli alunni. 
 
Si attende ora una comunicazione ufficiale da parte del Comune per un’eventuale soluzione alternativa e permettere ai piccoli studenti di seguire regolarmente le lezioni. Da qui l’appello dei genitori al Sindaco e all’Amministrazione Napoletano: “Chiediamo a gran voce al sindaco di operare per risolvere rapidamente il problema, o con i doppi turni presso la struttura delle medie o realizzando un campo scuola presso Piazza Caduti di Nassiryia o presso il campo sportivo”.