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Benevento – Aperto oggi il cantiere di lavoro per l’estensione della rete idrica in via Latina in contrada Santa Clementina.

L’opera avviata stamani, attesa da tempo dai residenti nell’area, è solo una prima tranche dei lavori che interesseranno anche le contrade confinanti. L’obiettivo del piano è quello di estendere il servizio idrico alle aree periferiche del territorio cittadino ancora non servite.
Entro settembre, oltre a quello relativo alla via Latina in contrada Santa Clementina, saranno avviati i lavori anche nelle seguenti zone: via Vecchia Roma alla contrada Roseto, contrade San Domenico.
Il cantiere, aperto alla presenza del sindaco Clemente Mastella, dell’assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello e dal Presidente della Gesesa Domenico Russo, riguarda la posa in opera di una condotta di circa 360 metri lineari di lunghezza; ma in complesso il progetto prevede che l’intera condotta a servizio dell’area abbia una estensione lineare di 4 chilometri. 
Russo ha spiegato: “Gesesa è attenta alle contrade.  Sono opere fondamentali  e la città ne ha bisogno da anni. Tutti i cittadini devono avere l’allaccio idrico. Ogni anno faremo un passo in avanti per risolvere una problematica che dura da decenni”.

Il sindaco Mastella intervenuto questa mattina ha detto: “Non è stato fatto in tantissimi anni, noi stiamo cercando di risolvere il problema. Facciamo il nostro dovere con la collaborazione fattiva di Gesesa”.

Il sindaco questa mattina ha anche confermato  come si è al lavoro con l’Asl per un nuovo ospedale di comunità al rione Libertà, al posto della struttura di via Minghetti che sarà come noto abbattuta: “Un piano di resilienza nazionale secondo direttive dell’Asl”.

Il primo cittadino stuzzicato dalla stampa presente ha anche replicato sulla Conferenza svoltasi ieri mattina da uno dei suoi competitor per la tornata elettorale amministrativa  del 3 e 4 ottobre Luigi Perifano. Mastella ha detto: “Abbiamo ereditato i debiti. Durante la mia gestione, invece, non ne abbiamo contratti. E’ stata la Corte dei Conti, dopo nostra sollecitazione, a dichiarare la necessità del dissesto per una situazione drammatica che abbiamo ereditato”.

Quindi ha concluso:” Abbiamo trovato l’Amts al fallimento, il Malies inaugurato e poi chiuso e numerose altre scelte stravaganti di amministrazione. Sono loro  che hanno disamministrato in questi anni, ora questi che vorrebbero tornare ma non tornano”.