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Pasquale Basile esprime la propria solidarietà al centro ‘E’ piú bello insieme’ che rischia la chiusura a causa della revoca immotivata del servizio e perchè gli viene contestata la mancanza di un titolo per essere nella struttura comunale di piazza San Modesto dopo aver svolto per 10 anni le attività nel plesso della ex scuola elementare.
A mio avviso – dichiara Basile – non puó esistere alcuna ragione tecnica, legale o economica che possa giustificare l’interruzione coatta di un servizio ai disabili così importante per la nostra comunità o che possa giustificare l’attuazione di uno sfratto esecutivo.
È assurdo il silenzio della parte politica che amministra la città e che continua a scaricare ogni tipo di responsabilità ai dirigenti e alla parte tecnica del Comune di Benevento. In primo luogo va condannato il metodo utilizzato dal comune che non esita ad avviare le procedure di chiusura e di sospensione che colpiranno soprattutto I cittadini utenti di quel centro, le loro famiglie e I lavoratori che dal primo luglio stando alle pratiche burocratiche saranno in mezzo ad una strada.
Infine va condannato il silenzio della politica che ha il compito di mediare, gestire e governare processi cosí delicati.
Chi amministra la città ha il dovere di fare scelte coraggiose che tutelino e mettano al centro I diritti della persona, I diritti dei più deboli, I diritti dei lavoratori e piantarla di nascondersi dietro il paravento della legalità e della corte dei conti. La legge non puó essere strumento di riduzione e limitazione dei diritti delle persone, chi amministra lo faccia nel nome della Costituzione per affermare I diritti dei cittadini e non per limitarli. Accolgo con piacere l’appello lanciato da don Nicola De Blasio e angelo moretti cui va il mio sostegno per aprire un dibattito pubblico sul tema degli spazi comunali destinati ad attività sociali e culturali di alto profilo ed interesse per la comunità. Io credo che le strutture pubbliche destinate a tali attività debbano essere date gratuitamente e non solo I soggetti impegnati nell’espletamento di tali servizi devono essere sostenuti economicamente dai comuni e non perseguitati. Essi sono una risorsa- ricchezza per la città, una garanzia di risparmio per l’ente, non uno spreco”.
“Mi auguro – conclude Basile . che il buonsenso prevalga e che si trovi una soluzione immediata e condivisa evitando un’inutile azione di forza.