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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Valentino Soreca, coordinatore regionale dell’Associazione Radici:

“Il governo ha deciso di chiudere le scuole fino al 15 di marzo (con eventuale proroga) ed ha invitato i docenti mantenere un rapporto con gli alunni attraverso le lezioni online con i computer, i tablet e gli smartphone.

Le scuole si stanno organizzando ma ecco che ancora una volta, sulla scena, compare Mastella e lo fa per annunciare una sua prima lezione. Ora non desidero criticare sempre ed ad oltranza ogni cosa decida di fare questo signore, anche perché trovo molto divertente questa sua nuova performance e nel sorriso comune intravedo anche il lato positivo di questa sua scenetta sociale.

Innanzitutto, come detto, quasi tutte le scuole di Benevento si stanno organizzando e già alcune lezioni online vengono trasmesse. Si è chiesto semmai non vada in sovrapposizione ad una delle lezioni programmate da qualche scuola, rischiando di distrarre gli alunni? Le ha concordate con i vari istituti?

Volendo sorvolare anche su questo aspetto, non secondario e legato alla logica intuitiva, parrebbe lecito pensare che è un modo per farsi pubblicità anche a livello nazionale (come già avvenuto per le deiezioni canine) sfruttando, oggi, l’occasione della emergenza Coronavirus?

Abbiamo ben compreso che Mastella, non sopporta le critiche, vedi ultimi avvenimenti, ed è forse per questo che pensa di parlare ai ragazzi. Agli adulti, ormai, il Sindaco di Benevento, con le chiacchiere, li incanta sempre meno ma sicuramente non incanta neppure i ragazzi che hanno capito come i grandi sanno essere ipocriti, predicando bene e razzolando male.
I ragazzi percepisco (istintivamente) la verità e la coerenza, nei comportamenti e nelle azioni.

Stiamo parlando di un Mastella che presenta le sue dimissioni irrevocabili a causa di consiglieri arraffa arraffa ma poi le revoca nonostante i succhiaruote, ritornando, inspiegabilmente, in una scena ancora peggiore ed incerta di quella che aveva minacciato di lasciare.

Se proprio vuole parlare a una categoria di persone che sicuramente lo ascolterà, rispondendo a tutte le domande che potrebbero essere poste alla sua attenzione e commentando in diretta con sincero spirito di confronto, lo faccia con i commercianti.
Spiegasse anche online, se proprio vuole evitare il confronto vis a vis, che fine faranno, in questa città, i negozi di vicinato e i piccoli market.

Spiegasse se il terminal, con 2500 persone che arrivano nella zona alta della città, si deve trasferire per gli interessi di una società casertana che vuole costruire vicino alle mura longobarde e rispondesse, sempre in diretta, alle domande che gli verrebbero poste.
Spiegasse, insomma, che cosa succederà quando sarà costruita una struttura atta ad accogliere un ipermercato al posto del palazzo ex INPS. Che fine faranno i negozi di via Nicola Sala, via Salvatore Rosa. Via Calandra e zone limitrofe.

Lui che era impegnato a sostenere i negozi di vicinato e le badanti di quartiere (poi ci siamo ritrovati con le prostitute in alcuni quartieri), adesso spiegasse perché si deve fare un altro ipermercato nella città con il traffico che andrà in tilt e con i piccoli commercianti che dovranno soccombere al furastier. Un ultimo suggerimento: se proprio vuole dedicarci questo spettacolino, non faccia come l’ultima sua diretta.

Tenga a portata di mano un fazzoletto, dove tossire, ed eviti di passarsi continuamente il dito sotto al naso. Questo si che sarebbe un buon inizio di esempio educativo.