Benevento – C’è chi è pronto a giurare che a fine stagione quello di Castellammare si rivelerà un punto d’oro. Anche Inzaghi, tra una recriminazione e un rammarico, ha finito per ammetterlo. Del resto era stato proprio l’allenatore giallorosso a invitare tutti alla calma nelle ore di vigilia, tenendo ben conto delle insidie dovute ad un ambiente frizzante e a un campo ben diverso dalle abitudini.
Alla luce dei risultati del weekend, poi, la tesi trova nuove conferme. Il Benevento ha mosso la classifica, ha compiuto un altro piccolo passo in vetta senza perdere eccessivo terreno rispetto al turno precedente. La distanza dalla seconda è scesa da cinque a quattro punti, quella dalla terza da sei a cinque punti. Un margine che non consente certo di dormire sui classici ‘sette cuscini’, ma che resta comunque considerevole, vista la natura del torneo di serie B.
Al rientro dalla sosta, al Ciro Vigorito, farà tappa proprio la capofila del gruppetto di inseguitrici. Il Crotone, tornato al successo nell’anticipo con l’Ascoli dopo due sconfitte consecutive, ha ritrovato convinzioni e si è rifatto sotto provando a lanciare un messaggio importante a due settimane da quello che potrebbe essere già un confronto decisivo per l’alta classifica. Sì, perché in caso di sconfitta i calabresi scenderebbero a -7, con conseguente mazzata su quelle ambizioni di primato precedentemente coltivate anche da Perugia ed Empoli, cadute al Vigorito una dopo l’altra e ora alle prese con situazioni criptiche.
Dopo dodici giornate di campionato il Benevento conserva la miglior difesa (8 reti, quattro in meno del Cittadella) e il secondo posto per rendimento esterno (9 punti, uno in meno rispetto allo stesso Cittadella, unica ad averne conquistati 10). Nessun dramma, dunque. Anche perché a Castellammare squadre attualmente di alta classifica come Pescara e Pordenone ci hanno rimesso le penne. L’unica della zona play off ad aver fatto bottino pieno al Menti è stata proprio il Cittadella, che guastò la festa alla Strega nella stagione scorsa. Ma questo è un altro anno, un altro giro. E possibilmente un’altra storia.
