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Sarebbe il Comune di Benevento il primo trasgressore della sua stessa ordinanza anti-spreco dell’acqua. A sostenerlo sono i due consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle Nicola Sguera e Marianna Farese. “Il sindaco – scrivono in una nota-  nei giorni scorsi ha emanato, a causa del grande caldo, un’ordinanza (condivisibile nello spirito) che prevede la razionalizzazione nell’utilizzo dell’acqua. È avvilente, dunque, assistere all’enorme spreco di acqua che si verifica quotidianamente nel nostro Comune dalle sole fontane pubbliche della città. Basti pensare a quelle di piazza san Donato o di piazza Roma ad esempio. Una situazione che va a sommarsi all’ingente quantità che già si perde nelle disastrate reti di approvvigionamento idrico”.

“La fontana a piazza Roma – proseguono Sguera e Farese – eroga mediamente 4 litri al minuto, circa 2.100.000 (oltre 100 autobotti) litri d’acqua all’anno di cui la maggior parte a vuoto. Con dei semplici rubinetti si limiterebbe fortemente lo spreco d’acqua contribuendo anche ad un risparmio sulla bolletta dell’acqua da parte del Comune, e conseguentemente dei cittadini contribuenti”.

Gli esponenti grillini, dunque, chiedono all’amministrazione “di provvedere a dotare ogni fontana che ne fosse sprovvista di un rubinetto a pulsante ove possibile o altro tipo di rubinetto più compatibile a fontane monumentali al fine di evitare tutta questa dispersione di preziosa e costosa acqua soprattutto in virtù del fatto che ci sono zone aree della nostra provincia come San Nicola Manfredi o Sant’Angelo a Cupolo che ne sono carenti, e spesso subiscono improvvise quanto fastidiose interruzioni del servizio idrico”.

“È giusto che il Comune e Gesesa – la conclusione – si impegnino in campagne di sensibilizzazione al risparmio idrico. Ma tali azioni senza piccoli gesti di manutenzione quotidiana rischiano di essere vanificati”.