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Benevento – Più che una trasferta a La Spezia occorrerebbe un viaggio a Lourdes. La conta degli infortunati in casa Benevento è destinata a caratterizzare la vigilia del match di domenica pomeriggio rendendo persino complicato rispettare il monito elargito ai suoi da Bucchi al termine della partita di Carpi. L’allenatore giallorosso, in quell’occasione, aveva compiuto uno slalom perfetto tra gli alibi dovuti alle assenze e agli episodi: “Non si può perdere una partita che si ha praticamente in tasca”, disse evitando di appellarsi alla sfortuna. Stavolta sarà difficile, per la verità, non maledire il destino. I sanniti non avranno Tello per squalifica ma dovranno rinunciare sicuramente anche a Costa, vittima di un guaio muscolare proprio in Emilia. I due nomi si aggiungono a quelli di una nutrita schiera di lungodegenti quali Del Pinto, Maggio e Bukata. E allo stato attuale pare francamente difficile che Nocerino, Letizia e Improta possano dare il loro contributo alla causa. Per non parlare di Di Chiara, la cui situazione è stata tenuta sotto osservazione dallo staff fin dall’intervallo della gara del Cabassi. Uscì per un problema respiratorio, il club da lì in avanti non ha reso note le sue condizioni lasciando un bel punto interrogativo sull’eventualità di un rientro in campo.

Sarà un match di emergenza, dunque, con la triste constatazione che le carte in tavola sono state capovolte nel giro di due settimane o poco più. Alla vigilia del turno infrasettimanale, infatti, era l’allenatore avversario Marino a dover fare i conti con l’infermeria piena. Il tecnico spezzino dichiarò apertamente di avere il solo Galabinov tra gli arruolabili del reparto avanzato, dovendo rinunciare sia a Gyasi che a Okereke. Quelle problematiche sono rientrate – eccezion fatta per la squalifica di Bartolomei – compiendo il percorso opposto a ciò che è nel frattempo avvenuto nello spogliatoio del Benevento. Tuttavia la Strega può dirsi in un certo senso abituata a ribaltare situazioni di questo genere; una volta lo fece addirittura a La Spezia, nell’unico precedente tra le due formazioni in terra ligure. Era il primo aprile 2017 e gli uomini di Baroni si presentarono al ‘Picco’ con un’altra emergenza, quella legata ai risultati. Nelle precedenti sei partite avevano conquistato soltanto due punti perdendo ben quattro volte e rischiando di compromettere la partecipazione ai play off dopo aver cullato sogni di promozione diretta. In Liguria, grazie a un epico 1-3 in rimonta firmato da Ceravolo, Melara e Ciciretti, oltre che da Gori, che al 90′ parò un rigore a Granoche. Le reti del sorpasso furono segnate sotto la ‘Curva Ferrovia’, cuore del tifo bianconero che prende il nome da un vecchio raccordo presente alle sue spalle. Il Benevento a quel tempo salì sul treno giusto con una grande prestazione, deve imporsi di farlo anche stavolta.