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Benevento – Dopo la pesante sconfitta contro il Napoli, dal punteggio tennistico, il Benevento è chiamato ad una prova altrettanto complicata. Ci avviciniamo alla gara di stasera, che vedrà impegnate Benevento e Roma per il quinto turno di Serie A, una sfida calcistica che va oltre i confini sportivi. La partita di questo pomeriggio allo Stadio Vigorito rievoca alla mente una battaglia storica. Ebbene si, perché se calcisticamente, le due squadre, entrambe giallorosse nei colori sociali, non si sono mai incontrate, nella notte dei tempi, precisamente intorno alla metà del IV secolo A.C, sono state due tra le più grandi potenze italiche a contendersi il dominio della Penisola italica.

Quando si parla dei valorosi Sanniti bisogna farlo con un profondo senso di rispetto. Per lunghi secoli, infatti, il dominio dell’Italia fu conteso ai Romani da un’altra grande popolazione, ovvero, i Sanniti. Nessun avversario sul suolo italico seppe dare più filo da torcere a Roma, nessuno fu così vicino ad avere la meglio su di essa nella lotta per la supremazia.

Anche oggi, come allora, la Roma calcistica, si recherà in casa del suo storico nemico con la classica sicurezza di chi sa di essere superiore ma la storia ci insegna e dimostra che non bisogna mai sottovalutare l’avversario, se non si vuole rischiare di trasformare il “Vigorito”, nelle nuove “Forche Caudine” da cui uscire con le ossa rotte. La legione guidata da Di Francesco, dovrà dunque stare molto attenta all’entusiasmo e alla combattività degli “Stregoni” di Marco Baroni che proveranno a far riaprire quelle ferite, ormai cicatrizzate dal trascorrere dei secoli.

La Roma è dunque avvisata la strada verso le posizioni di vertice del campionato passa nuovamente ed inevitabilmente dalla conquista del profondo sud. Se non riusciranno nell’impresa i Romani saranno costretti ad affibbiare nuovamente alla città campana, il vecchio epiteto di “Maleventum”, mutato poi in “Beneventum”.

Il Benevento è chiamato ad un’impresa difficile ma non impossibile se l’esercito sannita guidato da Baroni, sarà in grado di mostrare sul campo, anche un solo briciolo di coraggio e spavalderia che possedevano i propri avi.