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Mercoledi  22 Marzo 2023, alle ore 15,00 si terrà presso l’Auditorium S.Agostino,il settimo appuntamento del 9° Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da  Sophia”.

La lectio Magistralis saranno affidate:  al prof. Salvatore Natoli e al prof. Paolo Amodio 

Il prof. Salvatore Natoli svilupperà il tema “ Libertà e legge “.

Si dice: nati liberi. Lo si dà per scontato, ma lo siamo davvero? E se sì, in che risiede la libertà? In via preliminare, si può dire che risiede nell’assenza di condizionamenti e insieme nella capacità di scelta, di presa di decisioni. Ma un agire incondizionato è davvero possibile o, se pur liberi, lo siamo sempre sotto condizione? Di certo non siamo onnipotenti, bensì potenze finite e tra i diversi condizionamiti – biologici, comunitari, sociali – a porre limiti vi sono proprio le leggi.

Salvatore Natoli è stato a lungo professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano-Bicocca. Attento alla ricostruzione delle linee fondamentali del progetto moderno, ha rivolto la sua attenzione al senso del divino nell’epoca della tecnica e alla possibilità di un’etica che sappia confrontarsi con il rapporto tra felicità e virtù e con gli aspetti della corporeità e del sacro, sottovalutati dal razionalismo classico. Ha indagato l’esperienza del dolore, dedicando studi anche alla teoria dell’azione e alle forme del fare. Tra le sue opere recenti: L’edificazione di sé. Istruzioni sulla vita interiore (Roma-Bari 2010); I comandamenti. Non ti farai né idolo né immagine (con P. Sequeri, Bologna 2011); Le verità del corpo (Milano 2012); Le inquietudini della fede (Venezia 2014); I nodi della vita (Brescia 2015); Il rischio di fidarsi (Bologna 2016); Scene della verità (Brescia 2018); L’animo degli offesi e il contagio del male (Milano 2018); Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza» (Torino 2019); Uomo tragico, uomo biblico. Alle origini dell’antropologia occidentale (Brescia 2019); L’uomo dei dolori (Bologna 2020)

Il prof. Paolo Amodio tratterà il tema “ Libertà muta “.

 Una volta, Hannah Arendt, ha scritto che è davvero difficile realizzare che vi è un ambito in cui dobbiamo essere veramente liberi, cioè né spinti da noi stessi né dipendenti da un materiale dato. La libertà esiste soltanto nel peculiare infra della politica. Da questa libertà ci rifugiamo nella «necessità» della storia. Una orribile assurdità. La Modernità pone drammaticamente il dubbio se politica e libertà siano compatibili, se la libertà non cominci proprio dove termina la politica, per cui per l’appunto la libertà non esiste più laddove al politico non è posto alcun termine o confine. Forse, rispetto all’antichità dove politica e libertà erano identiche, le cose sono cambiate al punto che nelle circostanze attuali bisogna scinderle completamente l’una dall’altra.

La libertà politica, che è l’unica modalità nella quale la libertà può acquistare un significato, resta imbrigliata nelle maglie di una filosofia che elude la dimensione pubblica e plurale e disegna una libertà categorialmente astratta dal mondo e dall’uomo. La libertà autentica, nel Moderno e nel Contemporaneo appare dunque silente, muta.

Paolo Amodio è professore ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli – Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta”, dove peraltro ricopre anche l’insegnamento di Etica e Religione. La sua più che ventennale attività di ricerca, come testimoniano i suoi numerosi lavori, si è concentrata su diversi filoni: il pensiero filosofico ed etico-politico nella Napoli del Settecento nei suoi rapporti con il mondo intellettuale europeo; la storia del libertinismo, esplorata fondamentalmente nelle sue implicazioni antropologico-filosofiche; le conseguenze etico-politiche determinate dall’evento Auschwitz sulla filosofia del secondo Novecento; il nuovo pensiero ebraico nei suoi rapporti con la tradizione e le nuove prospettive etico-filosofiche; l’antropologia filosofica tra etica, scienza e filosofia; la bioetica, come questione epistemologica.

Ha fondato e dirige la rivista «S&F_scienzaefilosofia.it» Dirige le Collane “Cultura filosofica e Scienze Umane”, “Perimetri. Collana di strumenti per le scienze umane e sociali”.

 Ricopre molte incarichi all’interno di organizzazioni culturali , infatti, è  membro:

del Comitato di redazione della rivista «Logos»; del Consiglio Direttivo della rivista «Archivio di storia della cultura»; del Comitato Scientifico della collana “Postumani”, Editore Mimesis, Milano;del Comitato Scientifico della collana “Filosofia/Scienza”, Editore Mimesis, Milano; del C.I.R.B. (Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica – Università degli Studi di Napoli Federico II, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sez. S. Tommaso, Seconda Università degli Studi di Napoli; del C.E.S.A. (Comitato etico-scientifico per la sperimentazione animale) dell’ Università degli Studi di Napoli Federico II

Nel 2006 ha ottenuto la menzione speciale della Giuria del Premio Internazionale “Salvatore Valitutti” per il volume: Luoghi del bonheur. Elementi per un’antropologia tra libertinismi e mondo dei lumi, Napoli, Giannini Editore, 2005

Autore di oltre 60 pubblicazioni tra monografie e saggi.

 

Introduce: Prof.ssa Carmela D’Aronzo

 Presidente Associazione culturale filosofica “ Stregati da Sophia”

Coordina:  Prof.ssa Giovanna Ruggiero _

 Già docente di Storia e Filosofia del Liceo “ E.Fermi di Montesarchio”

Filosofia e Musica  a cura degli studenti  del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento