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Benevento – Benevento la conosce bene, per cinque anni la città sannita è stata casa sua. Del Crotone, invece, conosce soprattutto il tecnico Giovanni Stroppa, avuto ai tempi del settore giovanile al Milan, quando bisognava ancora rincorrere sogni e speranze. Riccardo Piscitelli seguirà da lontano la sfida di sabato prossimo tra la Strega e gli squali. La carriera, iniziata alla Carrerese e proseguita nel Carpi dopo l’addio ai giallorossi, lo ha portato in Romania, a difesa dei pali di quella Dinamo Bucarest dove milita un’altra vecchia conoscenza: Mattia Montini.

A Benevento ho il mio migliore amico, Marco Camilleri, con il quale ho trascorso cinque anni stupendi“, apre il cassetto dei ricordi l’estremo difensore classe 1993, “ho avuto la fortuna di lavorare con i migliori allenatori dei portieri, come Luca Aprile, Marco Bizzarri e il giovanissimo Francesco Farioli. Ho avuto l’opportuna di crescere come persona, affrontando difficoltà che mi hanno dato tanta forza. Le porte chiuse in faccia, invece, mi hanno dato la motivazione per puntare sempre al top. Ho avuto la fortuna di vivere le due promozioni consecutive e l’anno della serie A, durante il quale ho condiviso il campo con degli ottimi giocatori“.

Proprio nel massimo campionato punta a tornare il Benevento, primo in classifica con quattro punti di vantaggio sul Crotone. Sulla strada di Inzaghi ci sarà un altro ex milanista che aveva già intrapreso la carriera da allenatore mentre Pippo viveva gli ultimi anni da calciatore in rossonero. “Stroppa è stato l’allenatore che mi ha lanciato nella Primavera del Milan. Essendo stato un calciatore offensivo ha mille idee di gioco, soprattutto per il reparto d’attacco“, prosegue Riccardo Piscitelli, “quest’anno il Benevento sta andando molto forte, non avrà nulla da temere e se dovesse portare a casa la vittoria prenderebbe il largo rispetto alle  avversarie. Il calcio italiano lo sto seguendo poco, ma riesco sempre a vedere i risultati dei miei ex compagni e amici“.

Un occhio lo darà anche al risultato di sabato del “Ciro Vigorito“. La sua Dinamo Bucarest giocherà infatti il giorno dopo, impegnata sul campo dell’Academica Clinceni per provare a conquistare tre punti utili nella rincorsa a un piazzamento nei play off. “Consiglierei a qualsiasi giocatore di vivere un’esperienza all’estero, ti forma sotto ogni punto di vista“, conclude il ragazzo originario di Vimercate, “ho giocato con Puscas e Tosca, entrambi fanno parte della nazionale rumena, e ho notato che quando hai militato in un campionato di prestigio è più facile muoversi verso altri Paesi. L’unico rimpianto è quello di non essere riuscito a vivere prima l’esperienza attuale. Dal futuro mi aspetto solo di avere il maggior numero di opportunità per dimostrare le mie qualità“.