Chiude la prima edizione del concorso nazionale ‘Struscio di streghe’, l’evento che si è svolto per tre giorni con workshop itineranti che hanno visto impegnati ballerini e ballerine provenienti da ogni parte d’Italia. Un evento unico nel suo genere che ha attirato tanta attenzione, tanto da riuscire a mostrare, nella serata finale, quella di ieri al Teatro Romano, figure della danza e non solo dalla fama internazionale. Dalla madrina Clotilde Vayer, a Maged Mohamed, passando per Giosuè Grassia, direttore del Conservatorio di Benevento, l’ecodeisgner Franco Francesca e all’hairstylist Roberto Petroccia. Fino a chiudere con l’ospite d’onore, il coreografo Raffaele Paganini.
“Questa è una celebrazione delle donne – così l’introduzione di Maria Venuso – donne che non hanno potuto esserlo perché ingiustamente condannate. Protagoniste le janare, figura storica del territorio che ha subito le paure dell’uomo”.
Il maestro Paganini il giudice tra i giudici, una figura che non ama.
“Non amo giudicare i giovani, meglio quando si tratta di adulti, per me e’ piu’ semplice. I ragazzi vanno consigliati sempre e aiutati a migliorare. Terra di streghe, stasera si parla di janare, ma devo essere onesto non ci credo. Me ne hanno parlato tante volte e questo conferma che non ci credo. Ma questo, nell’interpretazione, non deve cambiare l’approccio del ballerino che deve essere capace di interpretare anche storie che non sente proprie e nelle quali non crede”
Una serata stupenda nello scenario migliore, il Teatro Romano, luogo che ha visto la rappresentazione di singoli ballerini e scuole di ballo. Quattro i premi finali: progetto coreografico, migliore scelta musicale, miglior costume, miglior trucco e acconciatura.
Certo un concorso, devono esserci dei vincitori delle borse di studio, ma il principio e’ quello di riuscire a rappresentare un sentimento attraverso l’arte del ballo e la passione con la quale viene rappresentata una leggenda come quella delle janare di Benevento.