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E’ pronta una scheda progettuale per nuovi interventi al Teatro Romano. Spero che il Ministro Sangiuliano giunga sul sito per un sopralluogo”.

Giacomo Franzese, direttore del Teatro Romano, conferma l’interlocuzione con i vertici ministeriali per interventi necessari alla rinascita del prestigioso bene archeologico che si ha in animo di portare avanti. Il direttore ha sottolineato: “Mi auguro un intervento ulteriore al Teatro in quanto necessita di misure complessive e radicali. Ora stiamo tamponando quelle situazioni più gravi e pericolose, ma non riusciamo a recuperare il bene come dovremmo”. L’incontro con la Stampa e con il comparto degli architetti  ha dato l’occasione per parlare del Teatro e delle diverse iniziative che necessarie da avviare per rilanciare questi beni archeologici: il confronto è stato moderato dal giornalista Nico De Vincentis e non ha trascurato la portata di interventi precedenti che molto spesso sono stati svolti nell’indifferenza e nella pigrizia delle istituzioni.

Gli architetti Amata Verdino e Alberto Olivieri hanno spiegato nel corso di un confronto con con esperti quelle che sono le prospettive dei restauro archeologico. “La città di Benevento è ricca di beni architettonici e culturali e aprire un dibattito con il comparto degli architetti sulla materia del restauro è un bene”. 

L’iniziativa è nata all’interno del progetto Cantiere scuola, indirizzato alla formazione di maestranze qualificate per il restauro architettonico ed è stata organizzata da Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Arcidiocesi, Ance Benevento, Confindustria Benevento, Ordine Architetti e Centro Formazione e Sicurezza, ente bilaterale del settore edile. Il restauro al centro dell’incontro di oggi e il Teatro è stato già oggetto di interventi con la rimozione dei ponteggi che ha restituito ai turisti e ai cittadini un’immagine adatta al contesto. “Il teatro ha bisogno di manutenzione costante”. Questo workshop, che aveva l’intenzione di ripercorrere la storia del monumento identitario del Sannio e della sua storia millenaria, ha visto la partecipazione anche di Simone Foresta, Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio

E’ intervenuto Alfredo Balasco, architetto esperto nel rilievo e nell’architettura teatrale antica, che ha sottolineato e ripercorso gli studi storici e scientifici sul teatro avvertendo come occorra una separazione adeguata sugli elementi architettonici e cercare cosi un’indagine archeologica chiarendo e dando una corretta distribuzione degli importanti reperti presenti al Teatro. E’ intervenuto quindi Franzese che ha ricordato come nel 2011 il  Teatro ottenne una somma di 400 mila euro per un progetto di valorizzazione e adeguamento degli spazi scenici non certamente di restauro. “Il Teatro fu messo in sicurezza  nonostante il monumento avesse vissuto traversie, ma ora occorre catalogare i reperti e musealizzarli”.

Il direttore, che ha confermato la presenza di alcune sepolture, ha parlato di interventi per 500 mila euro per il miglioramento sismico: “Una cifra comunque irrisoria“, ha chiosato.

Simone Foresta della Soprintedenza infine ha voluto sottolineare durante il suo intervento i lavori che sono in corso di svolgimento all’arco di Traiano e contrada santa Clementina: “dove è stata scoperta una necropoli sul fiume. Il nostro compito è cristallizzare i monumenti ma tutto attorno potrebbe cambiare”, ha spiegato l’archeologo.