Da qualche giorno sono stati temporaneamente rimossi a Telese Terme, tre dossi in cemento lungo via Fausto Coppi, in quanto il continuo passaggio degli automezzi pesanti impegnati nei lavori ferroviari dell’Alta Capacità ne aveva compromesso la funzione.
Si trattava, dunque, di una necessaria sostituzione che verrà eseguita dalla stessa ditta che sta eseguendo i lavori per conto di RFI-FS. Gli stessi verranno ripristinati nel pieno rispetto delle prescrizioni della normativa in materia.
Sulla questione è intervenuto il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso, per sottolineare la particolare attenzione rivolta all’intera area denominata Telese 2. “Siamo molto attenti a tutto quanto accade sul nostro territorio – dice Caporaso – e, per questo, devo ringraziare tutti gli amministratori che quotidianamente presenziano non solo il centro della città ma anche le periferie, ascoltando le istanze dei cittadini e verificando in prima persona eventuali necessità o disservizi”.
“Su Telese 2, poi, e non solo su via Fausto Coppi, stiamo investendo tanto – aggiunge il sindaco -. Era uno dei punti del nostro programma elettorale e stiamo rispettando il nostro impegno. Abbiamo realizzato il parco giochi e subito dopo i lavori ferroviari procederemo a un restyling con marciapiedi nuovi, arredi urbani e viabilità completamente migliorata. Voglio ricordare che in quella zona abita anche il nostro presidente del Consiglio comunale, Maria Venditti, che ci segnala problematiche e ci sollecita attività e iniziative, un motivo in più per avere a cuore Telese 2”.
“Stiamo amministrando Telese con i fatti – precisa Caporaso -. Cantieri, nuovi progetti finanziati, attività culturali, sono il segno di una città viva che sta crescendo e sta progredendo. Sono i fatti e sono sotto gli occhi di tutti. Anche di chi non vede o finge di non vedere ma trascorre il suo tempo a denigrare, calunniare, a seminare discordia. Questi mi fanno venire in mente un po’ quei personaggi un po’ inutili e un po’ schiocchi dei cartoni animati che alla fine nessuno si ricorda nemmeno il nome”.