- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Nuove nubi si addensano sulla procedura di gara che riguarda la Telesina, nelle ultime ore teatro dell‘ennesimo incidente a seguito del quale hanno perso la vita due persone.
Il nefasto destino del tratto stradale, da anni oggetto di numerosi sinistri (molti dei quali mortali), sembra non conoscere fine e anche la gara di appalto che dovrebbe restituire una Telese – Caianello più sicura per gli utenti e per il territorio sannita. La strada da percorrere, tuttavia, pare essere ancora lunga e con ogni probabilità anche l’atteso provvedimento del Consiglio di Stato previsto per il mese di maggio non farà calare il sipario sulla storia.
Si ricordi, infatti, come l’appalto indetto da ANAS sia stato oggetto di ricorso dapprima al TAR e poi al Consiglio di Stato. Il giudice amministrativo con la sentenza emessa il 7 gennaio 2022 ha ufficialmente conclamato la falsità di documenti presentati in sede di gara dall’aggiudicatario, il raggruppamento temporaneo capeggiato dalla romana De Sanctis S.p.A., che si è avvalsa di un’autorizzazione presentata presso il Comune di Melizzano, al fine di sviare i punteggi tecnici e i giudizi della commissione.
Come se non bastasse, stando a quanto appreso dalla nostra redazione, emergono ulteriori dubbi in merito alla genuinità della documentazione cui ha fatto ricorso il primo graduato relativa ad autorizzazioni utilizzate presso alcuni enti comunali e regionali e che erano necessarie per alcune attività dell’appalto.
In particolare, l’attenzione è ora rivolta su una cava ubicata ai confini dei territori sanniti e molisani che non rientrerebbe tra i siti estrattivi in possesso delle caratteristiche dichiarate in sede di gara ai fini del punteggio e che in passato è stata raggiunta da un sequestro.
Per quanto concerne il territorio sannita invece la problematica dovrebbe riguardare un atto autorizzativo allegato in gara riferito ad un terreno agricolo e vincolato non idoneo rispetto alle attività che l’impresa voleva realizzare.
Si ricordi per dovere di cronaca come tale vicenda sia allo stato al vaglio delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Roma e Benevento.