Tempo di lettura: 2 minuti

Un detenuto, che ha tentato il suicidio ingerendo detersivo, è stato salvato dagli agenti di polizia penitenziaria nell’Istituto penale per minorenni di Airola, in provincia di Benevento. Lo rende noto il Sappe. Per Sabatino De Rosa, vice coordinatore regionale campano per il settore minorile del Sappe, “I poliziotti penitenziari, nel giro di controllo, sono tempestivamente intervenuti e hanno per fortuna cambiato il corso del destino del detenuto, sottraendolo alla morte. Un intervento immediato e decisivo per le sorti del ragazzo, se si considera che il carcere minorile di Airola non ha un servizio interno medico sulle 24 ore. Portato in ospedale tramite il 118, il detenuto è poi stato dimesso dopo una lavanda gastrica. Restano ignote le motivazioni che hanno portato il detenuto a porre in essere il gesto estremo”. Si tratta “dell’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti”, commenta il segretario generale del Sappe, Donato Capece, il quale ricorda che “negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”. Nella nota si ricorda anche che il Sappe, “da anni chiede l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene” e che va valutata anche “la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario, anche minorile”. Per il sindacato della Polizia Penitenziaria “è grave la sottovalutazione delle grida di allarme lanciate da mesi sulla crisi delle carceri minorili” dove vengono ospitati “detenuti sempre maggiormente caratterizzati da profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e contestualmente da adulti fino a 25 anni che continuano ad essere lì ristretti per una scelta politica che si è dimostrata pericolosa e assurda”.