- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Prestazione perfetta di Paleari iniziata dopo tre minuti respingendo un diagonale velenoso di Diakitè. Gara da applausi anche per Simonetti e di tutto il reparto arretrato. Pochi i palloni giocabili per l’attacco, troppo statico per fronteggiare il grande ritmo imposto alla gara dalla Torres. Tiene il centrocampo con Nardi e Talia

PALEARI voto  8 – Se il Benevento è ancora in corsa per un posto in serie B il merito è suo: la serata da ‘hombre do partido‘ inizia con un intervento difficile su un diagonale di Diakitè. Poi non sbaglia nulla blindando lo 0-0 con un altro paio di respinte prodigiose e sbrogliando tante situazioni difficili. Fenomeno.  

BERRA voto  7 – La solita gara gagliardia dove ha dato tutto quello che aveva. Nel primo tempo gli attaccanti della Torres sbucano da ogni parte, ma riesce a mantenere la barca a galla facendosi in due. Prezioso.  

CAPELLINI voto  7 – Si ripete sullo stesso standard dell’andata risultando uno dei migliori in campo. Ormai è una certezza nonostante la sua giovane età. Si immola un paio di volte nel finale quando in area c’è solo da fare a sportellate.  

VISCARDI voto  6,5 – Come nel match del “Ciro Vigorito”, impiega un pò a prendere le misure agli avversari che non gli danno veri punti di riferimento. Cresce alla distanza quando il fraseggio della Torres diventa meno fluido e può rifiatare.   

IMPROTA voto  5,5 – La sua è una gara di solo sacrificio, ma sono troppi gli errori in fase di appoggio o nella gestione della palla. Soffre maledettamente nella sua zona i continui scambi degli avversari che lo mandano spesso fuorigiri (dal 36’st Meccariello sv).  

TALIA voto  6,5 Corre e lotta come un mastino fino a quando Auteri lo tiene in campo. Prezioso quando c’è da congelare il pallone per consentire alla squadra di allentare la pressione della Torres (dal 37′ st Agazzi sv).    

NARDI voto  6 – Esattamente come al Ciro Vigorito all’andata, va in affanno per il pressing della Torres che non gli concede un centimetro per ragionare. Ammonito (era in diffida), salterà la semifinale di andata contro la Carrarese. 

SIMONETTI voto 8  – Insieme a Paleari, è sua la firma su questa impresa perché non tira mai indietro la gamba fino al 96′, anche con la testa fasciata e con il volto sanguinante per un taglio al sopracciglio. Uno stantuffo inesauribile in ogni zona del campo dove lo sposta Auteri.  

CICIRETTI voto  5 – La stanchezza per la terza gara di fila c’è e si sente. Dialoga poco con Perlingieri e forse sarebbe stato meglio utilizzarlo a gara in corso. Perde in avvio una palla velenosa per poco non trasformata in gol da Diakitè (dal 28′ st BOLSIUS voto 4: commette una sciocchezza colossale entrando a gamba tesa al limite dell’area avversaria contendendo un pallone ne pericoloso ne decisivo. Rosso diretto sacrosanto che riapre una gara che era già nel ghiaccio).    

PERLINGIERI voto 5,5 Fa a sportellate con i difensori della Torres denotando grande personalità, ma la sua gara è tutta qui perchè non riesce mai a guadagnare campo o fare una giocata importante (dal 29′ st Starita voto 5: entra e sembra di avere voglia di spaccare il mondo, ma gira sempre a vuoto commettendo anche un paio di ingenuità che permettono alla Torres di uscire da situazioni non semplici. Sull’ultima palla la porta è vuota ma incredibilmente decide di non tirare e l’occasione sfuma)  

LANINI voto  6 Il più positivo dei tre attaccanti pur senza fare cose eccezionali. Gli spazi sono stretti e  la squadra è troppa bassa per innescarlo: tirando le somme, fa quel che può in un match complicato per l’intero reparto offensivo (dal 27′ st Ferrante voto 5,5 – Auteri lo getta nella mischia con il chiaro intento di tenere palla e consentire alla squadra di salire e guadagnare metri: a conti fatti, è qualcosa che non gli riesce mai nonostante il ritmo ormai più basso della gara). 

AUTERI voto  6,5 – Alla vigilia aveva ampiamente messo in conto una partita di sofferenza e sacrificio, ma in tale ottica forse sarebbe stato meglio presentarsi al “Vanni Sanna” con una squadra più muscolare in avanti e meno tecnica rispetto a quella (la stessa dell’andata) scelta per il ritorno. Viene “tradito” dagli innesti in attacco perchè nessuno dei tre riesce in nessun modo ad incidere. Anzi, l’unico è Bolsius ma clamorosamente in negativo con quel cartellino rosso ingenuo che costa alla Strega un quarto d’ora di ulteriore maledetta sofferenza. Ma a Don Gaetano va solo fatto un monumento per aver preso una squadra a pezzi e averla portata in sei mesi alla semifinale playoff.