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di Valentina Scognamiglio

In una delle prime vere serate autunnali di quest’anno l’Accademia di Santa Sofia, in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio di Benevento, apre la nuova stagione artistica con una delle più grandi voci italiane, Tosca Donatati.

Alla presenza dell’assessora alla cultura Antonella Tartaglia Polcini e del Rettore Gerardo Canfora, che ha fatto un’interessante esanima sull’intelligenza artificiale con i suoi pro e contro anticipando quello sarebbe stato un magnifico concerto. Tosca, pur avendo terminato il tour italiano ci ha concesso un fuori programma regalando alla nostra città ore di pura magia prima di partire per l’Argentina nel suo tour internazionale.

Una cantante con un percorso artistico che si discosta molto da quello delle sue colleghe italiane, un’artista a tutto tondo che si diverte a spaziare tra differenti generi musicali, curiosa di scoprire cosa si nasconda dietro culture lontane, Tosca regala al suo pubblico una magnifica contaminazione di generi e lingue. Con la sua forte personalità che trasmette tanta allegria quanto ‘saudade’, o forse ancor di più ‘morabeza’ che è una nostalgia più profonda e complessa che non si desidera e che torna più volte nel suo spettacolo, accompagna le persone in un viaggio tra paesi lontani, con ritmi brasiliani, portoghesi, capoverdiani e tanti altri.

In questo viaggio non è mancato un bellissimo omaggio a Lucio Dalla con un versione metà italiana, metà spagnola della canzone famosissima ‘Piazza grande’. Una allegra e meravigliosa interpretazione duettata con la bravissima Fabia Salvucci che ha accompagnato Tosca in tutto il concerto, versione che di sicuro sarebbe tanto piaciuta a questo cantante così amato che ci ha lasciato troppo presto.   

Una padronanza vocale assurda quella della protagonista del palco del Teatro Comunale, padronanza che nel panorama italiano poche cantanti hanno, dimostrata in un inaspettato e piacevolissimo scat, un virtuosismo canoro tipico del Jazz, eseguito con il bravissimo chitarrista Massimo de Lorenzi.

Ed è sempre un onore ed un grande piacere ospitare nella nostra piccola città, di cui qualcuno forse non sa nemmeno l’esistenza, artisti di grande rilievo come Tosca che ha da poco ricevuto il premio Gabriella Ferri’ grazie alla quale, come ha dichiarato, ha iniziato a fare questo mestiere. E già perché, per chi non se lo ricordasse, questa grande cantante nel suo carnet artistico non si fa mancare proprio nulla, nemmeno quegli stornelli romaneschi che tanto piacciono anche a chi non è nato nella Capitale.

Una meravigliosa equilibrista che cammina sul filo della musica, quel filo che unisce i generi di tutto il mondo in una armoniosa contaminazione rara da trovare ed ascoltare. E grazie all’Accademia di Santa Sofia, che porta sempre grandi artisti nella nostra città, abbiamo auto il piacere di vederla ed ascoltarla, un piacere così grande da chiudere il concerto con una tale allegria da portare tutto il pubblico a ballare con lei e con i suoi straordinari musicisti.