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Caos Universiadi. Dopo l’allarme lanciato dal Commissario straordinario Luisa Latella, che nei giorni scorsi ha messo persino in dubbio la realizzazione dell’evento – “entro l’estate la Federazione Internazionale deciderà se le Universiadi si possono o non si possono fare” -, la Regione Campania prova a velocizzare i tempi.

Si è riunito infatti nella giornata di ieri, presso gli uffici di palazzo Santa Lucia, il Tavolo di coordinamento tecnico. Presenti, accanto alla stessa Latella, il delegato Cusi Lorenzo Lentini, il delegato del Coni Raffaele Pagnozzi e i capi di gabinetto del Comune di Napoli e della Regione Campania Attilio Auricchio e Sergio De Felice.

“Si è convenuto di accelerare al massimo per la stipula delle convenzioni tra la struttura commissariale, il Comune di Napoli e la Regione Campania, individuate come stazioni appaltanti”, si sottolinea in una nota diffusa a margine dell’incontro.

Da questo momento in poi, il tavolo, “nel solco di una stretta e condivisa collaborazione istituzionale”, si riunirà ogni venerdì per esaminare l’iter ed il cronoprogramma delle procedure.

Benevento, come noto, ospiterà alcune competizioni sportive delle Universiadi 2019.

Tre gli impianti cittadini coinvolti: lo stadio Ciro Vigorito. Il campo di rugby Pacevecchia, il ‘PalaTedeschi’.

In particolare, passa proprio attraverso i finanziamenti legati all’evento l’operazione di restyling della casa delle streghe di via Santa Colomba.

Soltanto la settimana scorsa, si ricorderà, il consigliere delegato allo Sport Vincenzo Lauro annunciava il via libera della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo  al progetto di adeguamento dello stadio Ciro Vigorito.

Superfluo sottolineare che a palazzo Mosti si segue con particolare attenzione l’evolversi della vicenda. “Noi la nostra parte l’abbiamo fatta. A dirla tutta, siamo stati i primi in Campania a consegnare progetti esecutivi pronti per andare a gara. Attendiamo soltanto di sapere quale sarà la stazione appaltante”.

Una puntualizzazione importante, quella di Lauro. Le preoccupazioni del Commissario Latella, infatti, sono legate proprio ai tempi dei bandi di gara per la ristrutturazione dei 63 impianti sportivi – dislocati in 24 diversi comuni della Campania – che ospiteranno i giochi.

Entro il 30 aprile, la dead line fissata da Latella, le gare d’appalto devono partire.

E se Benevento può dire di aver già svolto i compiti, tocca ora agli altri comuni fare la propria parte. Perché sarebbe davvero delittuoso sprecare questa occasione e perché l’immagine della Campania – nel caso venisse ritirata l’aggiudicazione dell’evento – ne uscirebbe distrutta considerato che ad attendere le Universiadi ci sono oltre diecimila atleti provenienti da 170 Paesi del Mondo. E questo per restare al solo lato sportivo della manifestazione.

Tornando a palazzo Mosti, il rispetto di procedure e tempi potrebbe mettere il Comune a riparo dai rischi di un eventuale bocciatura di Napoli e della Campania. Stando a quel che trapela da palazzo Santa Lucia, infatti, parte dei fondi delle Universiadi resterebbe a disposizione per la ristrutturazione degli impianti sportivi anche qualora la Federazione Internazionale decidesse di tenere altrove i giochi.

Nel – malaugurato – caso, a essere premiati sarebbero ovviamente i progetti già definiti e ritenuti validi.