Nell’undicesima puntata di Punto C, il focus sulla Lega Pro di Anteprima24, è intervenuto Christian Botturi, direttore sportivo del Mantova promosso in serie B, autore la stagione scorsa del ‘miracolo’ Pro Sesto insieme a mister Andreoletti, ex allenatore del Benevento: ”Mi mette in difficoltà – dice – giudicare il suo lavoro nel Sannio, perchè è un contesto che non conosco. So solo che Benevento ha un direttore sportivo che è Carli, una sorta di Ferrari per la categoria. Quando parliamo di spogliatoio o risultati, io non posso sapere gli equilibri al suo interno o i problemi reali del Benevento. Io so solo che Andreoletti è un grande lavoratore, è bergamasco e sono sicuro che viveva 24 ore su 24 per la squadra giallorossa”. Il diesse del Mantova, poi, ha evidenziato le differenze con la precedente esperienza di Andreoletti alla Pro Sesto: “Ho seguito delle partite e da un punto di vista tattico ha cercato di dare al Benevento la stessa impronta che aveva dato l’anno scorso alla Pro Sesto. A tratti, però, ho visto una squadra che era diversa. Posso pensare alle problematiche che ha vissuto Andreoletti perché Sesto San Giovanni non è Benevento. Forse la pressione della piazza lo ha portato a non essere tranquillo come era alla Pro Sesto e una serie di considerazioni hanno spinto la società a cambiare l’allenatore, ma faccio fatica a dire cosa non ha funzionato a Benevento per Andreoletti”. Botturi, in seguito, ha espresso la sua opinione sulla compagine giallorossa: “Quello attuale è un Benevento solido e sornione che sa il fatto suo da un punto di vista tattico e tecnico. Ha gente come Lanini, che a Trieste mi ha ricordato Del Piero con quel gol all’incrocio dei pali. Cose simili ti fanno capire che questa è una squadra che non muore mai e per me il Benevento fino alla fine dirà la sua in questi play off”. Il direttore sportivo del Mantova, infine, si è soffermato sull’andata del primo turno dei playoff Nazionali che hanno visto ben quattro vittorie esterne: “Gli spareggi per la B – sottolinea – sono un campionato a parte. Ci sono dei risultati particolari. Catania e Casertana non possono ancora festeggiare perché Juventus e Atalanta sono veramente squadre strane da affrontare per via di una serie di motivazioni. Poi c’è il match tra Triestina e Benevento al quale ho assistito. E’ stata una gara equilibrata e tosta. Sono curioso di capire come andrà a finire il ritorno”.