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Benevento –  L’emergenza incendi non si arresta nonostante l’estate sia ormai agli sgoccioli.  1395 gli interventi rispetto ai 210 dello scorso anno. In provincia di Benevento, le criticità sono state localizzate su tutto il territorio ad iniziare dalla Valle Telesina ( Faicchio, San Salvatore, Guadia San Framondi, San Lorenzo Maggiore e San Lupo) in alcuni casi le fiamme, alimentate dai venti caldi, complici instancabili dei tanti focolai di incendio, hanno indotto ad evacuare alcune famiglie le cui case sono state lambite dal fuoco.  Non è mancato il monte Taburno con i sui comuni: Apollosa, Cautano, Tocco Caudio. “E’ stato per questo necessario- ha spiegato il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Michele Di Tullio, un incremento ed un raddoppiamento dei turni di lavoro, (circa 50 unità al giorno) distribuiti nelle sedi di servizio.   Tra le novità vi sarebbe poi anche l’arrivo di 12 unità lavorative, ed il trasferimento del distaccamento di Bonea a Montesarchio.

“Abbiamo cento ottanta operativi- ha spiegato il Comandante- mi auguro che a breve il personale a disposizione sarà incrementato”. Tante, infatti, troppe le emergenze scattate in questi due mesi, incendi che hanno messo in ginocchio il Sannio. “Per lo spegnimento son stati utilizzati anche canadair ed elicotteri, i primi però rilasciano dell’acqua salata che danneggia il territorio, per cui è necessario tenere presente prima dell’utilizzo anche questa evenienza”. Per quanto riguarda le cause degli incendi, il Comandante ne è sicuro tra le prime vi sarebbe l’assenza di una politica di adattamento ai cambiamenti climatici. Poi ovviamente l’incuria, l’abbandono del mozzicone di sigaretta a bordo strada; la bruciatura dei cespugli per evitare la manodopera; la circolazione veicolare. Tra le motivazioni non mancano le liti private e la piromania. Gli incendi interessano però anche gli automezzi, sarebbero dal 1 gennaio 2017 ad oggi 71 quelli di auto, 22 dolosi.