- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Benevento – Un invito ai tifosi e qualche sassolino tolto dalla scarpa. Oreste Vigorito gioisce per la vittoria del Benevento sulla Ternana ma non tarda a prendersi qualche ‘rivincita’ contro le critiche mosse alla squadra nel periodo peggiore della stagione, da lui ritenute eccessive. Le sue parole ai microfoni di Ottochannel. 

Tifosi – “Vorrei ringraziare quei 130 tifosi che sembravano 1200. Non hanno smesso un attimo di incitare la squadra, meritano un applauso perché si sobbarcano delle fatiche e dei sacrifici notevoli. Stasera era molto più difficile rimanere a vedere la partita che pensare al camino a casa. Vedere uno di loro a torso nudo mi ha fatto impressione, gli devo fare i complimenti. Che questo atteggiamento sia da esempio a chi la domenica è un po’ pigro e ci fa giocare con gli spalti vuoti. Invito i tifosi a tirare fuori le bandiere e a venire al Ciro Vigorito”. 

Pazienza – “Le tre sconfitte consecutive ci avevano portato un po’ troppo scoramento, ora le quattro vittorie non devono farci esaltare troppo. Anche alcuni commentatori televisivi potrebbero fare a meno di commentare negativamente qualcosa pensando a un calcio che non è quello dei loro tempi. Questi ragazzi possono dare tanto, le fate maturano con un po’ di tranquillità e la squadra andava attesa. La piazza dovrebbe dare un po’ di fiducia in più non solo al presidente, farei molte più iniziative per stare accanto alla gente se non fosse per il covid. I giocatori sarebbero sottoposti a troppi rischi in questo periodo. Invece di sputare sentenze alcuni dovrebbero anche ragionare. Aspettiamo che l’Italia e Benevento escano dall’emergenza”.

Prossimo impegno – “Il Monza non è ancora una grande del campionato. E’ una squadra che come il Benevento è messa bene in campo e sta cominciando a marciare con una certa velocità dopo un avvio sofferto. A dicembre le partite non sono mai decisive, noi veniamo da una buona striscia di risultati ma non direi che siamo una sorpresa. Soltanto per una settimana siamo usciti dalla zona play off. Il direttore sportivo è stato troppe volte messo alla sbarra, l’allenatore ha vinto due campionati di Lega Pro nonostante la giovane età. Il Monza verrà, noi avremo qualche defezione importante ma sappiamo che anche gli altri hanno qualcosa da dire. In questa squadra c’è tanta qualità”. 

Possibile esonero – “Non sono cambiato, non sono diventato avaro. Ho solo imparato che gli allenatori che arrivano a campionato in corso non sono migliori di quelli che se ne vanno. Non avrei aspettato all’infinito prima di un esonero, ma ho atteso perché le sconfitte erano maturate non tutte meritatamente, ma per episodi, ad eccezione della gara con il Frosinone quando abbiamo giocato tutta la partita in dieci uomini”. 

Scaramanzia – “Quella che porto è una sciarpa che mi fu regalata l’anno della prima promozione in serie A. Me l’ha regalata la signora Minocchia, figlia del primo presidente del Benevento. L’ha fatta con le sue mani, e devo dire che io non porto sciarpe solitamente. Indossai questa in occasione della prima partita di quelle che abbiamo vinto negli ultimi tempi. Non sono superstizioso, ma preferisco credere alla scaramanzia positiva e se funziona la metto anche in estate”.