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Guardia Sanframondi (Bn) – “Scusate il ritardo”. E’ con la più classica delle citazioni troisiane che Luigi Di Maio si presenta all’ingresso della Guardiense. La tabella di marcia comunicata alla vigilia della sua prima visita nel Sannio, d’altronde, era bella che saltata. Da due ore. E’ già capitato tante volte in passato. Ricapiterà. Purtroppo. Scuse accettate. “Diciamo che avrà preso ulteriore consapevolezza di quanto è difficile muoversi in Campania quando piove” – spiega nell’attesa Pasquale Maglione, parlamentare del Movimento Cinque Stelle. A lui il compito di tirare le fila dell’iniziativa. Ad affiancarlo è l’altra deputata grillina, Angela Ianaro. Assenti, invece, le senatrici Danila De Lucia e Sabrina Ricciardi. Ma ad accoglierlo ci sono anche tanti attivisti locali, facce da meetup e consiglieri comunali. E poi i rappresentanti delle forze produttive del territorio, notiamo Filippo Liverini, Gennarino Masiello, Raffaele Amore. Al gran completo, è presente l’intera amministrazione comunale di Guardia Sanframondi, con in testa il sindaco Floriano Panza. “Questa visita è nata in occasione di Vinitaly, quando il ministro visitò Sannio Falanghina. Di Maio prese l’impegno a visitare le nostre realtà e lo ha mantenuto” – spiegherà la fascia tricolore. Immancabili, infine, i selfie e gli abbracci di tanti simpatizzanti felici di scambiare qualche parola il loro leader. “Resta come sei, non farti corrompere”, il monito più frequente.  Poi il protocollo riacquista precedenza (leggi qui). Fino al momento più politico, il pranzo con l’universo grillino beneventano. Ma questa è un’altra storia. Che presto vi racconteremo.