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E’ sempre antipatico parlare della solita truffa del falso nipote, quella telefonata agli anziani nella quale si annuncia un’esigenza per problemi sorti a figli o nipoti. Una richiesta di soldi che, il più delle volte, e per fortuna, non va a buon fine perchè parliamo di anziani, sì, ma non di stupidi.

Ma ogni tanto succede anche che qualcuno, in buona fede, ci caschi, come è accaduto a un’anziana di Durazzano che ha consegnato denaro e oro per poter risolvere il problema del figlio, del quale conoscevano nome e voce.

Proprio la voce, quella ha tratto in inganno la donna, che non si è mai fidata di nessuno, che è stata completamente raggirata da un tono che lei ha riconosciuto in quello del figlio. A questo vanno aggiunte anche alcune informazioni sensibili che hanno convinto la donna che il pericolo era reale: il lavoro dell’uomo, il nome della sorella e perfino uno spostamento in una zona precisa.

Messe insieme queste cose, la truffa è stata realizzata. Un racconto che serve a far capire che, chi naviga in queste acque, si sta specializzando anche nella raccolta di informazioni che possono convincere i malcapitati, che sono diventati più furbi, a fidarsi. Un monito per evitare spiacevoli inconvenienti, come in questo caso. I malfattori, adesso, sono a caccia di informazioni sensibili per catturare l’attenzione e conquistare la fiducia. Ormai parlare di incidenti e spiacevoli eventi non basta più, gli anziani hanno imparato a riconoscere le truffe basate su queste informazioni.