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Benevento- “In questo Paese l’aria è intossicata dall’egoismo e dall’indifferenza”. E’ questo il severo commento dell’Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, ospite dell’Arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca, che ha parlato nel Centro “La Pace”, in via Cifaldi, per un dibattito svoltosi in occasione della terza edizione della Festa della solidarietà.

Il seminario, che ha discusso il tema: “La pace è… giustizia e integrazione”, è stato uno degli appuntamenti del progetto “Unipace”, promosso dalla stessa Arcidiocesi di Benevento e il Movimento dei Focolari. L’Arcivescovo di Bologna, ha invitato a superare i dualismi e le contrapposizioni che distinguono la vita della nostra società mondiale. “Non è retorico parlare di sofferenza”, ha ammonito mons. Zuppi: “in questo Paese esiste poca giustizia sociale: eppure la pace e la giustizia sono concetti che ci coinvolgono tutti”.

L’Arcivescovo Zuppi ha precisato che occorre ripensare criticamente all’attuale stratificazione sociale per dare un giudizio completo e veritiero sulla nostra storia. L’Arcivescovo ha anche sottolineato le straordinarie tensioni che agitando lo scenario mondiale globale, facendo riferimento alla tragedia che sta vivendo in questo momento la Libia, paese dal quale partono su barconi improbabili tanti disperati alla ricerca della salvezza nei Paesi europei. Mons. Zuppi ha parlato di un paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall’aggressività, le porte delle case sono chiuse agli estranei. “Se non c’è giustizia la pace è molto a rischio. La guerra produce tutte le ingiustizie. E se la politica non cerca la pace e la giustizia è pericoloso. Tutti coloro che si esprimono ai valori cristiani, non possono che cercare determinati valori. La politica non può diventare un fattore privato”.

Ha quindi concluso l’arcivescovo metropolita di Benevento mons. Felice Accrocca che ha sottolineato: “Dobbiamo sforzarci e promuovere una cultura di pace come ci insegna il Vangelo. La sorgente di ogni azione  deve essere il vangelo. Bisogna pensare in maniera critica”.