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Napoli – Ordinanza in carcere per un 41enne del Parco Verde di Caivano (Napoli), protagonista l’11 gennaio scorso dell’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti, che si era recato con la troupe nel degradato complesso residenziale per realizzare un servizio sullo spaccio di droga, da sempre fiorente al Parco Verde. Ancora da identificare gli altri partecipanti, tutti residente a Parco Verde. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Napoli Nord nell’ambito di un’indagine realizzata dai carabinieri e coordinata dalla Procura guidata da Francesco Greco. Peraltro il complesso di palazzine è divenuto noto per vicende ancora più inquietanti, come le morti dei piccoli Antonio Giglio (27 aprile 2013) e di Fortuna Loffredo (24 giugno 2014), entrambi precipitati dai piani alti degli stabili; per la morte della bimba di sei anni sono stati condannati  i vicini di casa della famiglia Loffredo, ovvero il 45enne Raimondo Caputo (ergastolo) e l’ex compagna Marianna Fabozzi (10 anni), madre di Antonio Giglio; per la morte di quest’ultimo, deceduto ad appena tre anni, è indagata per omicidio colposo proprio la Fabozzi. Ma prima ancora che venissero fuori le vicende di violenze e pedofilia che vedevano coinvolti i bambini, il Parco Verde era già noto come piazza di spaccio, analogamente alle basi di Scampia, soprattutto per gli assuntori dell’hinterland casertano e napoletano.

Brumotti era andato a Caivano proprio per filmare le modalità di vendita della droga, cui partecipano buona parte dei residenti del Parco. Ma quando ha mostrato le telecamere, prima c’è stato un fuggi fuggi dei pusher, molti dei quali giovanissimi, poi sono arrivati gli adulti, qualcuno incappucciato. Il 41enne, in particolare, riconosciuto dagli indumenti, si è accanito contro l’auto, fortunatamente blindata, di Brumotti e della troupe, dando calci e gomitate, cercando di rompere lo specchietto retrovisore; la telecamere della troupe del Tg satirico intanto ha ripreso l’aggressione, filmando anche un ragazzino, minore di 14 anni e quindi non imputabile, che ha scagliato una sedia verso l’auto. Poco dopo sono arrivati i carabinieri e la situazione è tornata calma. Le indagini sono comunque partite portando in breve tempo all’individuazione del 41 enne.