- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – In tantissimi hanno risposto all’appello dei genitori di Alex, il bambino affetto da linfoistiocitosi emofagocitica, una malattia genetica rarissima che a un anno e mezzo ha fatto commuovere il web. Nella giornata di venerdì i gazebo organizzati dall’Admo (Associazione donatori di midollo osseo) in piazza Sraffa sono stati presi d’assalto con lunghe code, registrando oltre 500 persone, che hanno eseguito il test salivare, pronti a donare il loro midollo per salvare la vità al piccolo. Ieri è stata la volta di Napoli, dove sono state 5mila le presenze, sono 70 gli universitari che si sono iscritti al registro dei donatori dell’Admo, nel corso di un’iniziativa a sostegno del piccolo promossa dalla stessa associazione. Presenti in piazza anche le amiche di famiglia della madre di Alex, Cristiana, originaria di Napoli ma residente a Londra, città dove lavora con il marito.

La ricerca proseguirà anche lunedì 29 alla facoltà di Agraria di Portici, e martedì 30 con un ulteriore appuntamento sempre a Napoli, all’Università Federico II. Non c’è più tempo poichè il farmaco somministrato al piccolo alex ha un’efficacia di sole 5 settimane, dunque fino al 30 Novembre, poichè successivamente il suo effetto inizierà a scemare. Bisogna sapere che il 50% dei bambini colpiti da tale malattia muore entro il primo mese dalla manifestazione, la restante parte presenta dei problemi al sistema neurologico-celebrale, spesso permanenti. Ricordiamo che i requisiti per la donazoione sono: età compresa tra i 18 e i 35 anni, buona salute generale e assenza di malattie del sangue.

Da questa mattina è la volta di Caserta, dove i volontari dell’Admo effettueranno i test salivari in piazza Vanvitelli, sotto i porticati del Comune, fino alle 19 di questa sera. In stand by – a quanto riportato – gli appuntamenti a Benevento, Salerno e Sala Consilina proprio a causa della carenza di kit salivali.