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Caserta – L’Asl di Caserta sta consegnando in questi giorni quindicimila dosi di vaccini antinfluenzali ai vari distretti territoriali, che poi li distribuiranno soprattutto ai medici di base che potranno dar vita alla seconda tranche della campagna di vaccinazione, interrottasi ad inizio novembre quando la prima partita di vaccini si esaurì, e molto pazienti, anche ultrasessantenni, rimasero esclusi.

Il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera Pasquale De Girolamo Faraone spiega che “la programmazione della campagna di vaccinazione, fatta dall’Asl nel marzo scorso, ha tenuto conto della necessità di richiedere più vaccini antinfluenzali vista anche l’emergenza Covid e il bisogno dunque di vaccinare più persone, e in effetti, rispetto al 2019, ne è stato richiesto un 15% in più; le dosi arrivate ad inizio autunno non sono state comunque sufficienti a coprire il gran numero di persone che quest’anno hanno voluto sottoporsi al vaccino antinfluenzale. Ricordo che negli ultimi anni – prosegue Faraone – c’era una bassa sensibilità circa la copertura vaccinale; anche molti anziani avevano deciso di non vaccinarsi contro l’influenza, per cui la richiesta maggiorata del 15% fatta nel marzo scorso, è partita comunque da un base non alta. Le ditte che producono il vaccino si sono trovate quindi in difficoltà, ma i problemi ora sono risolti. E i medici di base sanno bene che devono per legge vaccinare prima gli ultrasessantenni con patologie”.

Da più parti, sia nel capoluogo Caserta che in altri centri del Casertano, molti anziani anche con patologie importanti lamentano di essere stati esclusi dalla prima fase della campagna di vaccinazione. “Se è successo, è dipeso da errori di qualche medico di base, ma tutti presto saranno vaccinati” conclude Faraone. La problematica si è sviluppata a macchia di leopardo nel Casertano e nello stesso capoluogo, dove in alcune aree molte persone anziane non sono state vaccinate. Nel distretto 16, che comprende un’area ad alta densità abitativa con i comuni di Marcianise, Capodrise, Recale, Macerata Campania, Portico di Caserta, San Marco Evangelista, il medico di base Giuseppe Letizia, facente parte della coop Galeno, che raggruppa 39 medici di famiglia per un bacino di quasi 50mila persone, spiega di “non aver registrato alcuni disagio nel nostro distretto. Il sette ottobre mi sono state consegnate le dosi, il giorno dopo ho iniziato le vaccinazioni, e ancora sto continuando. Ovviamente i primi ad essere vaccinati sono stati gli ultrasessantenni”.