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Caserta – Quattro anni fa fu abbandonata lungo una strada di Pignataro Maggiore (Caserta), come accade ai normali animali di compagnia, tipo cani e gatti. La particolarità era che il malcapitato animale era un macaco, scimmia esotica. Oggi, l’esemplare, che nel frattempo ha trovato un custode-amico che l’ha chiamata Piera, ha lasciato il Casertano per raggiungere la sua nuova casa, il Centro di recupero animali specie selvatiche ed esotici di Monte Adone, provincia di Bologna, struttura autorizzata dal Ministero dell’Ambiente proprio per la cura ed il recupero degli animali esotici vittime del commercio illegale; per trovarlo ci sono voluti quattro anni, complici i tempi lunghi della burocrazia, e il lavoro costante dei carabinieri del nucleo CITES di Napoli (Nucleo specializzato nella repressione dei reati connessi al commercio di specie esotiche ed in via d’estinzione, al contrasto del fenomeno del bracconaggio e dei reati in danno degli animali) guidati da Marco Trapuzzano, che hanno operato di concerto con il Ministero, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e la prefettura di Caserta. Una storia particolare quella della scimmietta che qualcuno teneva in casa, salvo poi stufarsene e abbandonarla; il primate fu lasciato nei pressi del “Dog’s Town”, struttura che ospita animali ubicata a Pignataro. Qui ha conosciuto Ivan, il proprietario, che l‘ha in pratica adottata prendendosene cura quotidianamente; l’uomo era l’unico essere umano da cui Piera si lasciava avvicinare. Per i carabinieri non è stato facile strappare la scimmietta all’unico uomo di cui si fidasse. Ma ora per Piera si apre un nuovo capitolo, il più difficile, perché dovrà lentamente perdere la dipendenza dall’uomo ed essere gradualmente inserita in gruppo di simili.