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Caserta – La kermesse numero 70 del Festival di Sanremo è partita con una bellissima novità: grazie ai “lis performer”, questa sarà la prima edizione completamente accessibile anche ai non udenti. Siamo abituati a vederli in un riquadro del televisore, mentre muovono agilmente le mani per tradurre il telegiornale in lingua dei segni.

Sono gli interpreti della Lingua dei Segni Italiana, veri e propri traduttori, fondamentali per trasmettere messaggi e informazioni ai cosiddetti sordi segnanti. Da ieri sera abbiamo cominciato a conoscere anche i “lis performer”: non solo traduttori, ma veri e propri artisti, che trasformano la lingua dei segni in un’esibizione dal forte impatto estetico, oltre che dal fondamentale valore comunicativo.

Sono 15 i Lis performer selezionati da Rai Casting per il Festival di Sanremo e tra questi vi è Zena Vanacore, un infermiere originario di Maddaloni che lavora nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Caserta e che insieme agli altri ragazzi canta le canzoni del Festival per i non udenti: le esibizioni sono disponibili su Rai Replay nella sezione Festival Lis. Zena, classe 1992, figlio di Concetta Grazioso, autrice del libro “Diversa figlia di diversi”, deve a sua madre la conoscenza della Lingua dei Segni Italiana che ha acquisito per esposizione diretta. Non solo una performance emozionante, quella di Zena, ma soprattutto un messaggio di accessibilità ed inclusione per i tanti non udenti che quest’anno potranno apprezzare il festival.